Rapagnà su ricostruzione leggera


L’Aquila – Il Presidente della Regione Abruzzo ed il Sindaco dell’Aquila, in qualità di Commissari responsabili, devono fare partire immediatamente la “ricostruzione leggera” degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica classificati A, B e C , avvalendosi di tutte le imprese abruzzesi che in questi anni hanno avuto rapporti di lavoro “corretti e trasparenti” con le ATER, con il Provveditorato ai lavori pubblici, con l’Assessorato regionale alla Politica della casa, con i Comuni “virtuosi” e con gli “enti strumentali” di acclarata efficienza e capacità operativa. Lo sostiene Pio Rapagnà del movimento Mia Casa.
Il Dott. Gianni Chiodi e il Dott. Massimo Cialente, che sono responsabili “in solido” della riparazione, ricostruzione e messa in sicurezza del patrimonio pubblico, devono “recuperare” i tanti mesi di “strano e incomprensibile” ritardo accumulato dal Ministero delle Infrastrutture e dal Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche di Roma (competente per le regioni Lazio-Abruzzo e Molise) i quali, come stabilito dal Decreto-Legge 28 aprile 2009, n. 39 avevano il compito di individuare le modalità di predisposizione e di attuazione di un PIANO DI INTERVENTI URGENTI PER IL RIPRISTINO DEGLI IMMOBILI PUBBLICI, nel mentre per l’attuazione degli interventi “individuati” si disponeva che il Presidente della regione Abruzzo avrebbe dovuto agire sin dall’inizio quale Commissario delegato, avvalendosi come “soggetto attuatore” dello stesso Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche.
Il Presidente Chiodi ed il Sindaco Cialente sanno benissimo che fino ad oggi non è stato aperto alcun “cantiere” da parte dei “soggetti attuatori” e non è stato effettuato nessun intervento di “ricostruzione leggera” degli alloggi pubblici classificati A, B e C, mentre per la “ricostruzione pesante” degli alloggi classificati E ed F nessuno ha ancora provveduto a predisporre l’apposito piano così come richiesto dal Comma 3, art. 2 dell’Ordinanza n. 3803 del 15 agosto 2009 con la quale, tra l’altro, si consentiva al Commissario di avvalersi anche dell’ATER quale “soggetto attuatore” e si mettevano a disposizione 150 milioni di euro del “fondo comune per la ricostruzione” assegnato, con l’art. 14, alla Regione Abruzzo”.

avvalendosi di tutte le imprese abruzzesi che in questi anni hanno avuto rapporti di lavoro “corretti e trasparenti” con le ATER, con il Provveditorato ai lavori pubblici, con l’Assessorato regionale alla Politica della casa, con i Comuni “virtuosi” e con gli “enti strumentali” di acclarata efficienza e capacità operativa. E’ quanto sostiene Pio Rapagnà del movimento inquilini Mia Casa.
“Il Dott. Gianni Chiodi e il Dott. Massimo Cialente, che sono responsabili “in solido” della riparazione, ricostruzione e messa in sicurezza del patrimonio pubblico, devono “recuperare” i tanti mesi di “strano e incomprensibile” ritardo accumulato dal Ministero delle Infrastrutture e dal Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche di Roma (competente per le regioni Lazio-Abruzzo e Molise) i quali, come stabilito dal Decreto-Legge 28 aprile 2009, n. 39 avevano il compito di individuare le modalità di predisposizione e di attuazione di un PIANO DI INTERVENTI URGENTI PER IL RIPRISTINO DEGLI IMMOBILI PUBBLICI, nel mentre per l’attuazione degli interventi “individuati” si disponeva che il Presidente della regione Abruzzo avrebbe dovuto agire sin dall’inizio quale Commissario delegato, avvalendosi come “soggetto attuatore” dello stesso Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche.
Il Presidente Chiodi ed il Sindaco Cialente sanno benissimo che fino ad oggi non è stato aperto alcun “cantiere” da parte dei “soggetti attuatori” e non è stato effettuato nessun intervento di “ricostruzione leggera” degli alloggi pubblici classificati A, B e C, mentre per la “ricostruzione pesante” degli alloggi classificati E ed F nessuno ha ancora provveduto a predisporre l’apposito piano così come richiesto dal Comma 3, art. 2 dell’Ordinanza n. 3803 del 15 agosto 2009 con la quale, tra l’altro, si consentiva al Commissario di avvalersi anche dell’ATER quale “soggetto attuatore” e si mettevano a disposizione 150 milioni di euro del “fondo comune per la ricostruzione” assegnato, con l’art. 14, alla Regione Abruzzo”.


14 Febbraio 2010

Categoria : Politica
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