Migranti: in 80 adibiti a lavori pubblica utilita’
Basciano – E’ stato presentato questa mattina, nella sala consiliare del Comune di Basciano, il progetto “Un mondo migliore” promosso dalle cooperative Tre Fontane e Senis Hospes. Oltre alla presenza delle autorita’ cittadine, della Prefettura di Teramo, del sindaco Alessandro Frattaroli, all’evento ha preso parte la quinta elementare della scuola Falcone e Borsellino. Per l’occasione gli alunni hanno realizzato uno striscione in cui si e’ sottolineata l’importanza della multiculturalita’ nella societa’ odierna. Sposando il progetto “Un mondo migliore”, ottanta migranti del Cas Basciano si metteranno a disposizione della collettivita’ per svolgere lavori di pubblica utilita’, il che, secondo quanto previsto dal decreto legge n. 13 del 17 febbraio 2017, costituira’ un titolo in piu’ per ottenere protezione internazionale. “Siamo contenti di poter offrire il nostro contributo alla societa’ perche’ ci ha accolto a braccia aperte e ci sentiamo parte di essa”, ha detto Hamadou Ballo, originario del Mali e beneficiario del Cas Basciano. A fare gli onori di casa e’ stato il sindaco di Basciano Alessandro Frattaroli il quale, dopo aver ringraziato la scuola elementare e le cooperative sociali per aver accolto il progetto, ha evidenziato come “i migranti siano oggi una risorsa per il Comune sia per l’aspetto dell’integrazione sia per la gestione delle emergenze”. Il primo cittadino ha infatti ricordato come “in occasione del terremoto e delle nevicate che hanno colpito il territorio, i migranti siano stati di fondamentale aiuto per la cittadinanza”. Alle parole del sindaco ha fatto eco l’intervento della preside Maria Letizia Fatigati: “Nell’ambito del progetto di integrazione e multilinguismo la scuola ha organizzato due incontri con i richiedenti asilo per approfondire i temi legati alle differenze linguistiche, culturali, sociali e religiose”. Poi la dirigente scolastica ha precisato: “Durante gli incontri i bambini hanno instaurato subito un contatto emozionale con i beneficiari del centro. Se un domani uno dei miei ragazzi salutera’ con affetto un migrante, significhera’ che questo progetto avra’ avuto successo”.
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