Giro d’Italia 2017: D’Alfonso sulla tappa regionale
Pescara – (F.C.). Presentarsi all’appuntamento della tappa abruzzese dell’edizione 2017 del Giro d’Italia di ciclismo, quella del centenario, nelle migliori condizioni possibili non solo a livello di qualita’ del manto stradale ma lavorare anche per trasformare l’evento in una vetrina per rafforzare l’immagine turistica dell’Abruzzo oltre che dei Comuni che saranno attraversati dall carovana rosa. Sono gli obiettivi che il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, si propone di centrare in vista del 14 maggio prossimo quando andra’ in scena la tappa molisana-abruzzese del Giro d’Italia, la frazione Montenero di Bisaccia-Block Haus. Obiettivi che D’Alfonso ha ribadito, questa mattina, a Pescara, in Regione, nel corso di una riunione con i sindaci e dirigenti dei Comuni interessati dall’attraversamento della tappa oltre che con quelli delle Province di Chieti e di Pescara. Su un totale di 151 chilometri di strade interessate ricadenti nel territorio abruzzese, circa la meta’ e’ di competetnza statale dell’Anas (in particolare la SS16 da San Salvo a Francavilla al Mare) con la quale sono stati gia’ avviati contatti al fine di garantire adeguati livelli di funzionamento viario sia in termini di manto stradale che di segnaletica verticale ed orizzontale, anche riguardo ad aspetti di attrativa turistica. “Sulla viabilita’ di competenza comunale e provinciale – ha spiegato D’Alfonso – la Regione, nel rispetto dei numeri di Bilancio, si fa carico di recuperare economie da rinvenire e mettere a disposizione. Lo stesso lavoro sono tenuti a fare anche Comuni e Province nell’ambito dei loro bilanci. All’incirca – ha precisato – la copertura economica necessaria per i lavori sui 151 chilometri di strade abruzzesi ammonterebbe a 6 milioni di euro anche se non tutti i tratti hanno bisogno delle stesso livello di manutenzione. Entro le prossime ore, mi aspetto perizie puntuali da parte dei Comuni e delle due Province. Propongo, infine – ha concluso – ai Comuni interessati dal passaggio di riunirsi in una sorta di area omogenea dei Comuni del Giro d’Italia per fare in modo che queste zone possano diventare anche una collocazione identitaria, culturale e turistica”.
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