Terremoto: come accedere alle “zone rosse”


Sul sito della Protezione civile – fa sapere l’AGI – e’ disponibile la circolare – trasmessa dal coordinatore della Dicomac ai direttori delle strutture di protezione civile di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria – contenente le indicazioni di carattere generale per l’accesso in zona rossa. Obiettivo della procedura, elaborata d’intesa con il Corpo nazionale dei vigili de fuoco, e’ “agevolare gli interventi di messa in sicurezza di edifici con opere provvisionali e l’attivita’ di rimozione macerie, oltre che continuare ad assicurare il corretto ingresso da parte di cittadini e soggetti istituzionali in zona rossa, area individuata con ordinanza del sindaco”. Il documento fornisce i criteri e le fasi da seguire per chiedere l’accesso a una zona rossa, a partire da chi e’ il soggetto interessato: cittadini, rappresentanti istituzionali e imprese. Ricorda, inoltre, che e’ compito di ciascun Comune predisporre la specifica modulistica per la richiesta di accesso.
CITTADINI: Nel caso dei cittadini, puo’ accedere in zona rossa chi intende recuperare effetti personali, documenti e dati irripetibili e valori. Oltre a questi casi, di volta in volta potranno essere valutate anche altre specifiche motivazioni. La richiesta di recupero beni deve essere presentata a un punto di contatto dei vigili del fuoco poiche’ l’intervento sara’ svolto a cura degli stessi vigili.
RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI: La categoria raggruppa tutti quei soggetti che possono chiedere di accedere in zona rossa per motivi istituzionali (ad esempio, delegazioni di autorita’), tecnico-amministrativi (agibilitatori), scientifici (ricercatori) o divulgativi (media). In questo caso l’ente o l’organismo che richiede di poter entrare in area interdetta si rivolge al Comune per richiedere l’accreditamento. Se non si tratta di personale con competenze tecniche che puo’ essere autorizzato all’ingresso senza essere accompagnato (ad esempio, professionista con competenze in materia di valutazione di strutture, tecnico agibilitatore, docente universitario o ricercatore), sono coinvolti anche i vigili del fuoco per la valutazione della possibilita’ di accesso e l’accompagnamento.
IMPRESE. Possono essere interessate all’ingresso in zona rossa ditte impegnate in lavori di demolizione, messa in sicurezza di edifici, rimozione delle macerie, bonifica di materiali contenenti amianto o altri servizi attivate su richiesta del cittadino. In tutti questi casi per ottenere l’autorizzazione all’accesso da parte del Comune l’impresa deve redigere un documento per un’analisi dei rischi e contenente la definizione di specifiche misure di prevenzione e di protezione.


04 Marzo 2017

Categoria : Cronaca
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