Terremoto e maltempo: decreto lento, inefficace, insufficiente


A ROMA MIGLIAIA DI ABRUZZESI, MOLTI SOSTENGONO CHE NEL 2009 LE COSE ANDARONO MEGLIO -

(Foto manifestazione da Libero) -Migliaia in 35 bus e automobili private a Roma, da questa mattina alle 11, per manifestare disagio, scoramento, spesso disperazione, più spesso rabbia. Il decreto terremoto-maltempo per le aree terremotate è insufficiente, i soldi sono pochi, le procedure lente e farraginose , la burocrazia più opprimente che mai. Molti territori sono esclusi dalle aree riconosciute terremotate. Ben presto gli alberghi sulla costa reclameranno le camere per i turisti.
Nella ricostruzione in tempi i brevi pochi sperano, vista l’esperienza aquilana nel 2009. Da affrontare quindi subito p l’emergenza attuale, per la ripresa di agricoltura, commercio, artigianato. Tutto è in ritardo, a cominciare dalla rimozione delle macerie. Le cose andarono molto meglio, hanno urlato parecchi, nel 2009 con il governo che c’era allora. Hanno dimenticato, forse, le infinite contestazioni verso Bertolaso, Letta, Berlusconi.
Ma affermazioni partigiane o politiche e grida non cancellano la gravità reale e riconosciuta della situazione in molti paesi del Teramano, dell’Aquilano e della provincia di Pescara.
Il cratere è stato visitato da Mattarella, Gentiloni, dal papa e da tanti altri. Tutti hanno ripetuto: “Non vi lasceremo soldi”.
Centinaia di sindaci, oggi, sono più che soli, disperati. E incombe minaccioso il rischio spopolamento di decine di comuni.


02 Marzo 2017

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.