Adesioni a manifestazione domani
IN MIGLIAIA DOMANI NELLA CAPITALE DALL’ABRUZZO –
Pescara – Provincia di Pescara – dice una nota – e Comuni, con il Patrocinio dell’UPI, si uniscono alla protesta
Anche la Provincia di Pescara (Presidente e Consiglio) e molti dei suoi 46 Comuni partecipano alla manifestazione organizzata a Roma per porre all’attenzione dell’opinione pubblica, del Governo e del Parlamento la necessità di una modifica al cosiddetto Decreto Sisma (attualmente in fase di conversione) e il riconoscimento dello stato di calamità della provincia di Pescara, oltre che di Teramo, Chieti e l’Aquila, per gli effetti del terremoto, delle nevicate e delle piogge del gennaio scorso. L’iniziativa è stata votata all’unanimità dall’Assemblea dei Sindaci il 21 febbraio scorso.
Hanno aderito alla manifestazione i Comuni di: Abbateggio, Alanno, Bolognano, Brittoli, Bussi, Caramanico, Carpineto della Nora, Castiglione a Casauria,Catignano, Cepagatti, Civitella Casanova, Collecorvino, Corvara, Cugnoli, Elice, Farindola, Lettomanoppello, Loreto Aprutino, Manoppello, Montebello di Bertona, Montesilvano, Moscufo, Nocciano,Penne, Pescara, Pescosansonesco, Pianella, Picciano, Pietranico, Salle, San Valentino, Sant’Eufemia, Serramonacesca, Spoltore, Tocco da Casauria, Torre dè Passeri, Vicoli, Villa Celiera.
“Vogliamo ricordare a chi governa la gravità della situazione dopo l’emergenza terremoto e maltempo, che hanno flagellato i nostri territorio. E vogliamo anche ricordare l’urgenza di provvedimenti per le Province italiane, costrette finora a raschiare il fondo del barile, ma oramai in condizioni di non poter più andare avanti. Noi province dell’Abruzzo e del centro Italia siamo davvero allo stremo” ha dichiarato il presidente Antonio Di Marco
Alla manifestazione, promossa dalla Provincia di Teramo e patrocinata dall’UPI, hanno subito aderito le Province di Pescara, l’Aquila e Chieti, e le Associazioni di categoria, i Sindacati confederali, i Comuni, l’ANCI Abruzzo e numerose istituzioni locali.
Una volta a Roma – l’arrivo è previsto alle ore 11 – il corteo si dirigerà a Piazza Santi Apostoli e da lì si arriverà a Montecitorio. Una delegazione di amministratori locali sarà accolta in Parlamento dai rappresentanti istituzionali, ai quali illustreranno la situazione critica delle rispettive realtà territoriali.
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