Da domani stagione dei Solisti Aquilani


L’Aquila – Al via la stagione concertistica che I Solisti Aquilani terranno, a partire da domenica 14 febbraio, nel capoluogo abruzzese; una stagione ridotta, rispetto al passato, soprattutto a causa della forte contrazione degli spazi musicali a causa sisma. Sei i concerti che si terranno, ad accezione di quello del Venerdì Santo, la domenica alle ore 11,00 presso il Ridotto del Teatro Comunale, l’unico spazio musicale agibile e raggiungibile, pur tra le dolorose ferite del centro storico aquilano. E proprio questo rende ancora più emozionante questo appuntamento che ha il sapore della sfida e la dolcezza della memoria Il debutto è affidato alle partiture di Handel e Bach, alla bacchetta di Vincenzo Mariozzi, a Carlo Romano, tra gli oboisti più prestigiosi del panorama musicale internazionale e Irene Tella, primo violino del complesso strumentale. In cartellone il Concerto per oboe, archi e basso continuo e il Concerto grosso in fa maggiore di Handel e il Concerto per violino in mi maggiore e il Doppio concerto per oboe e violino di Bach. Musicisti del Barocco, Handel e Bach subiscono entrambi l’influsso della dottrina degli “affetti”, ma i loro metodi di rappresentazione differiscono ampiamente e rivelano un netto contrasto nel disegno melodico. Handel eccelle in motivi ampi e gestuali, Bach in linee intricate e complesse; le melodie di Handel sono estese, quelle di Bach concentrate. Bach, nel suo disegno melodico e nelle sue serrate concatenazioni armoniche, delinea gli “affetti” di ogni parola; Handel fa suo solo un “affetto” di base e scrive una melodia dalle ampie arcate. L’inclinazione all’improvvisazione di Handel si manifesta nelle linee melodiche impetuose, disegnate con tratti audaci, come se fossero dipinte con il pennello fitto usato negli affreschi; l’inclinazione di Bach per lo scrupoloso artigianato si manifesta nelle melodie delineate con coerenza, disegnate come se fossero incise con il bulino. La libera polifonia corale di Handel e la polifonia rigorosamente lineare di Bach, concepita in un’ottica strumentale, formano i due poli della musica del tardo Barocco. E nel loro fascino, entrambi i compositori sono universali. Lo stile mondano grandioso di Handel e l’atteggiamento spirituale di Bach rappresentano i due aspetti essenziali e allo stesso tempo complementari della musica barocca, che danno origine a questo strano paradosso: Bach e Handel sono simili solo dove sono incomparabili.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI
Il 2 aprile I Solisti saranno impegnati con il tradizionale concerto del Venerdì Santo, interamente dedicato a Pergolesi. In cartellone Stabat Mater, Salve Regina e Antifona in do minore. Sul podio ancora il maestro Mariozzi, affiancato da Francesca Garavini, soprano e Beatrice Mezzanotte, contralto. Un brano di rarissima esecuzione per l’appuntamento del 25 aprile. Si tratta del Quartetto per la fine del tempo scritto da Messiaen durante la detenzione nel campo di concentramento di Görlitz. Il 15 gennaio 1941, nel piazzale del campo, sotto la neve, con un violoncello a sole tre corde rimediato alla bell’e meglio e un pianoforte così vecchio che i tasti, premuti, non volevano saperne di tornar su, ebbe luogo la prima esecuzione di uno dei capolavori assoluti dell’intera musica del ’900, lo struggente brano di Messiaen, appunto. Ne sono interpreti il violino (Irene Tella), il pianoforte ( Gerardo Ghedini), il clarinetto (Vincenzo Mariozzi) e il violoncello (Vadim Pavlov), legati insieme dalla voce di Bartolomeo Giusti. Mozart e Luciano Giuliani, uno dei più grandi cornisti del panorama musicale internazionale saranno i protagonisti della matinée musicale del 9 maggio, mentre il 10 ottobre il cartellone ci racconterà il Novecento di Respighi, Rota e Shostakovich, complici il pianoforte di Roberto Cappello, la tromba di Nello Salza e la direzione di Vincenzo Mariozzi.La stagione si chiude il 7 novembre sulle note di Stravinskij con La berceuse du chat, Concerto in re, Apollon musagète: tre i clarinetti schierati, Vincenzo Mariozzi, Luigi Mazzocchitti e Federico Paci, sul podio il grande Guven Yaslicam.


13 Febbraio 2010

Categoria : Cultura
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.