Confcommercio, no da Regione a proroga saldi
Pescara – Nei giorni scorsi Confcommercio Abruzzo – dice una sua nota – ha avanzato durante un’audizione richiesta in Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Regionale la possibilità di prorogare al 26 di marzo la durata del periodo delle vendite di fine stagione alla luce degli eventi meteorologici straordinari nonché degli sciami sismici che hanno interessato praticamente l’intero territorio abruzzese, di fatto inibendo alle imprese di avviare normalmente la stagione dei saldi, penalizzando le gestioni di migliaia di aziende del settore commerciale già alle prese con le difficoltà note della contrazione dei consumi e della crisi economica che attanaglia da anni il comparto del terziario.
Nel corso dell’odierna seduta del Consiglio Regionale, Confcommercio ha richiesto nuovamente un’ulteriore audizione nella Conferenza dei Capigruppo per ribadire la necessità motivata della richiesta, che è stata condivisa unanimemente da tutti i Presidenti dei Gruppi.
A detta audizione hanno partecipato la Vice Presidente Regionale Confcommercio Marisa Tiberio ed il Direttore Regionale Celso Cioni.
Alla luce di tali esiti il Consiglio Regionale ha approvato oggi un emendamento alla normativa regionale sul commercio – L.R. 11/2008 e ss.mm. – che in deroga ed in via straordinaria autorizza la proroga in via eccezionale per l’anno in corso della scadenza dei saldi, consentendo alle imprese del settore interessato di usufruire di detta facoltà . Tale provvedimento è prodromico all’approvazione definitiva della proroga, di fondamentale importanza per il nostro comparto, da parte della Giunta Regionale.
“Esprimiamo la nostra particolare soddisfazione per l’approvazione della proroga richiesta da parte del Consiglio Regionale che raccoglie le nostre istanze a favore del settore commerciale e soprattutto delle piccole aziende che stanno affrontando una congiuntura così critica e che meritano attenzione e provvedimenti di sostegno per poter superare questa delle delicatissima fase economica che ha determinato pesantissimi cali di fatturato e ripercussioni sul piano occupazionale nell’intero territorio regionale.
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