“Una legge per i call center”
CONVEGNO-DIBATTITO “ABRUZZO SENZA LAVORO, EUROPA SENZA FUTURO”
L’Aquila – – “Quello nei call center viene visto generalmente come un lavoro a basso capitale umano, ma non è affatto così. E per difenderlo dai bassi salari e dalle delocalizzazioni in Paesi come la Romania, è necessaria una legge ben definita che lo tuteli e lo valorizzi”.
Così Giulio Sapelli, professore ordinario di Storia economica presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegna anche Economia politica e Analisi culturale dei processi organizzativi, ospite all’Aquila, dopodomani, giovedì 16 febbraio alle ore 15.30 nella sala convegni della Casa del Volontariato, in via Saragat 10 (zona Campo di Pile) per un convegno-dibattito dal titolo “Abruzzo senza lavoro. Europa senza futuro”, organizzato dal quotidiano online AbruzzoWeb.it in cui si parlerà anche del caso del contact center Inps-Inail-Equitalia dell’Aquila, che ha 560 lavoratori a rischio.
“Ci si orienta in modo passivo di fronte a questo settore – dice Sapelli – E poi, parlare di delocalizzazioni in un momento in cui le aziende stanno rientrando, fa capire quanto questo sia un settore considerato adatto a persone incapaci. Ma non è così, non è affatto così”.
“Ricordo quando ero consulente di Telecom all’epoca di quello che reputo un grande presidente come Marco De Benedetti – prosegue Sapelli – I dirigenti, per capire la bravura di chi lavorava al telefono e la difficoltà di rispondere ai clienti, dovevano fare tre ore di ascolti di telefonate in cuffia. A quel punto, capivano”.
Al convegno-dibattito con Sapelli prenderanno parte, tra gli altri, il vice presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, il presidente dell’associazione Lavori@mo per L’Aquila (nata all’interno del call center Inps-Inail-Equitalia), Venanzio Cretarola, rappresentanti sindacali, lavoratori ed esponenti di associazioni di categoria.
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