Il cerino accesso delle cavità ipogee
Barisciano – Scrive Walter Salvatore: “Demoralizzante constatare che sono servite altre scosse tellutiche ben assestate per dare la sveglia a chi si era crogiolato nell’idea che il prossimo terremoto ci sarebbe stato tra non meno di due secoli e che solo allora sarebbe emerso il problema non risolto delle cavità su cui poggiano interi paesi del cratere aquilano e conseguentemente le responsabilità delle odierne conclamate e diffuse inettitudini.
Gli attori apicali della ricostruzione, chi più e chi meno, hanno tutti fatto orecchie da mercante quando si faceva loro notare questa caratteristica affatto rara nel territorio e gli si chiedeva di intervenire, già nel 2011, con azioni concrete e di buon senso per contrastare il pericolo indotto dalla presenza di queste cavità ipogee.
Oggi, tutto d’un tratto, il Difensore Civico regionale sospende le attività su un aggregato in Picenze di Barisciano fino a quando non sarà chiaro cosa fare sui grottoni che circondano il caseggiato. Si tratta dello stesso ufficio che nel 2013 aveva liquidato il problema senza dargli troppo peso.
Il Prefetto Vicario sgrida il Sindaco di Barisciano perché sistematicamente non gli risponde. E’ lo stesso che in tutti questi anni non ha battuto ciglio dinanzi al Sindaco di Barisciano che ometteva di rispondere al Prefetto e alle sue sollecitazioni.
Il Sindaco di Barisciano, da parte sua, oltre a dichiarare di voler citare in giudizio tutto il mondo, dice oggi quanto già detto nel 2014 e poi nel 2015 ed ancora nel 2016 cambiando un po’ la versione ma, in sostanza, ripetendo l’identico mantra: “sono disponibili 2 mln di euro, faremo uno studiolo e vedrete tutto si risolverà ”.
Dall’utima volta in cui questa favoletta è stata propinata gli anni trascorsi sono raddoppiati con un nulla di fatto, i milioni si sono dimezzati e la somma, annunciata allora come subito utilizzabile, ora si dice prevista dal Cipe ma ancora non disponibile.
Tutti maestri nel gioco del CERINO ACCESO ma nel frattempo la ricostruzione va vanti come se gli ipogei urbani non esistessero.
Sul quotidiano Il Centro, sei anni fa, veniva pubblicato il seguente articolo.
IlCentro – 27-3-2011 – Macerie e grotte, il caso-Barisciano
BARISCIANO. Macerie e grottoni infiammano la polemica politica a Barisciano.
In una nota il gruppo di minoranza replica al sindaco Francesco Di Paolo. «Per affrontare il problema delle grotte che attraversano i centri abitati delle frazioni e del capoluogo il sindaco dice che si tratta di un problema del singolo cittadino che deve affidarsi a un bravo geologo e tecnico.
Tesi quantomeno bizzarra se si considera che la caratteristica peculiare di queste grotte è quella di non occupare, in pianta, solamente l’area dei singoli edifici di cui costituiscono la pertinenza ma si diramano passando sotto strade e vicoli comunali e invadono le aree sottostanti le case dei vicini che magari hanno un esito di agibilità A, B o C e per la riparazione delle quali le varie ordinanze escludono la visita del geologo.
Sembrerebbe ovvio che lo studio di queste cavità e dei relativi metodi d’intervento fosse elaborato a monte osservando il fenomeno nel suo insieme con il fine ultimo di conseguire i migliori risultati e quindi assicurare i legittimi interessi dell’intera comunità .
A Barisciano e frazioni, per volontà del sindaco, è invece la microzonazione lo strumento principe da utilizzare per conseguire una ricostruzione intelligente e sicura. I tecnici della Protezione civile nazionale, con riferimento a Barisciano e alle sue grotte, già da tempo hanno sottolineato la necessità di intervenire con una mappatura delle stesse considerando tale fase la condizione indispensabile per procedere con adeguati interventi di consolidamento e successiva ricostruzione. Serve una commissione di esperti».
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