Politica, desolante e prevedibile
E’ sempre brutto citarsi, ma stavolta dobbiamo farlo. Apparve su questo giornale nell’ottobre 2016 un articolo politico, in cui si parlava di elezioni comunali (allora lontane) e spuntavano con tanto di foto due personaggi:: Pietrucci a sinistra e Liris a destra, indicati come possibili candidati sindaci a L’Aquila.
Dopo tanti mesi, rispuntano gli stessi nomi. Dati quanto meno per probabili. Noi orgogliosamente di politica capiamo poco più di niente. Come dire: era tutto ovvio, scontato, nel piatto panorama politico locale. Conclusione: la politica aquilana è come il Mar Morto. Solo che quest’ultimo è utile se ti ci bagni. Ed è facile galleggiarci. Punto in comune con le nostre vicende, in cui si galleggia talvolta anche da decenni. Senza un refolo di brezza.
PENSIERINO- Camminavo lungo la Strada Nuova a Caramanico, ragazzino. Sollevai un sasso con il bastone di nocciolo che portavo sempre. C’era una vipera arrotolata e con la testa in alto. Fuggii. Mi piacerebbe ritrovare quel sasso. E quegli anni lontani. Sono da qualche parte nello spazio e nel tempo.
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