WWF su lupo radiocollato ucciso nelle Marche
L’Aquila – L’uccisione del Lupo “Claudio”, raggiunto dai colpi di un bracconiere nelle Marche, rappresenta una doppia perdita. Lo affermano in una nota congiunta, Luciano Di Tizio, delegato Abruzzo Wwf Italia e Dante Caserta vice presidente Wwf Italia.
In primo luogo – proseguono – perche’ l’ennesimo esemplare di Lupo finisce vittima di bracconieri ormai senza freni; in secondo luogo perche’ e’ stato colpito un animale che, dopo essere stato vittima di un incidente tra Rocca Santa Maria e Torricella Sicura in provincia di Teramo, era stato curato e dotato di radiocollare nell’ambito del Progetto Life MircoLupo che vede la partecipazione del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La sua perdita, quindi, oltre al danno sulla specie, ha prodotto un danno economico e un danno scientifico essendo andata persa una fonte importante di acquisizione di informazioni sulla specie su cui sono stati fatti investimenti grazie al contributo dell’Unione Europea. Tramite il radiocollare, infatti, il Lupo e’ stato seguito per mesi fornendo indicazioni utili sulle sue abitudini, sui suoi spostamenti, sulle sue interazioni con il branco. Il WWF – affermano sempre i due esponenti dell’associazione animalista – auspica che i responsabili di questo vero e proprio crimine di natura possano essere individuati e punti. Purtroppo i precedenti non ci fanno ben sperare. Gli atti di bracconaggio restano nella stragrande maggioranza dei casi impuniti e anche quando vengono individuati i colpevoli le pene sono ridicole. Proprio per questo il WWF ha presentato una proposta di legge per l’inasprimento delle pene a tutela della fauna selvatica protetta, proposta che e’ diventato il disegno di legge n. 1812 che pero’ giace ancora in qualche cassetto della Camera dei Deputati. Ogni anno in Italia muoiono circa 300 lupi per colpa della caccia illegale, di trappole, bocconi avvelenati e incidenti stradali. Anche per questo e’ necessario stralciare qualsiasi ipotesi di abbattimento legale dei lupi dal Piano di gestione del Lupo presentato dal Ministero dell’Ambiente. I tantissimi cittadini italiani che hanno aderito alla campagna SOSLUPO del WWF Italia (oltre 190mila) hanno chiesto di tutelare il lupo, e non certo di consentirne gli abbattimenti.
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