Comune: Cialente, sede unica fondamentale


L’Aquila – “La discussione sulla sede del Comune, da localizzare a fianco della cittadella della Giustizia e a 150 metri dalla stazione di arrivo della metropolitana di superficie della Valle dell’Aterno San Demetrio/Scoppito, e non certo a Pile (che e’ altra zona), stazione di arrivo che serve quindi tutte le altre frazioni da San Gregorio a Sassa, sta assumendo delle caratteristiche poco lucide, poco riflettute e legate a passionalita’, speculazione politica, ricerca di visibilita’ o, peggio ancora, inseguimento del consenso comunque e dovunque oppure, molto piu’ semplicemente, dovuto a scarsa informazione”.
Ad affermarlo, in una nota, il sindaco Massimo Cialente. Chiunque conosca il funzionamento oggi degli uffici pubblici, cosi’ come di aziende private, sa che l’organizzazione del lavoro e’ fondamentale cosi’ come la razionalizzazione degli spazi. Il Comune dell’Aquila, storicamente, con il crescere dell’articolazione delle funzioni amministrative, si e’ visto costretto, nel corso degli anni, a dislocare le proprie sedi per lo piu’ in periferia. Questa cosa ha provocato e provoca tutt’oggi disorganizzazione e costi. Molti dirigenti hanno servizi dislocati su diverse sedi, gli atti viaggiano, soprattutto quelli del protocollo cartaceo, oltre che con ritardi, anche attraverso autisti o impiegati che girano per la citta’. Ogni giorno, ad esempio – evidenzia il sindaco – si spostano funzionari dei miei assessorati solo per farmi firmare la ‘camicia’ della delibera che poi deve tornare alla sede dello stesso assessorato, per poi andare a Villa Gioia e per poi tornare a Palazzo Fibbioni! Alla necessita’ quotidiana di incontrarsi rapidamente, per scambiarsi opinioni e scelte, da parte dei dirigenti, singolarmente o in briefing, si oppone il tempo di spostamento degli stessi. Ogni volta che devo convocare tre dirigenti, con o senza assessori, per un problema anche contingente, mi si fa notte! E si fa notte anche a loro!”.

“Una sede unica per 350 dipendenti con le loro funzioni – viene sottolineato nella nota ripresa dall’AGI – – diventa fondamentale per l’organizzazione del lavoro e fondamentale diventa abbattere i tempi della burocrazia che tanto pagano i cittadini aquilani. Mi colpisce che Pierpaolo Pietrucci, per 6 anni Capo Ufficio di Gabinetto del Sindaco, non ricordi le ‘purghe’ che quotidianamente incassava nel prendere atto di queste pesanti e continue disfunzioni. Chi ne e’ vittima? Quante imprecazioni lanciano i cittadini che, per svolgere una pratica, devono fare il tour per la citta’ rimbalzando da via Roma a via Rocco Carabba, piuttosto che al Comando di Polizia Municipale al Torrione, passando per via Avezzano, e perche’ no, per Via Ulisse Nurzia! E questa situazione non c’era gia’ nel 2009 quando nella seduta del 30 marzo si decise la realizzazione della sede unica? Qualcuno – osserva Cialente – oppone che sono cambiati i tempi e che serve rilanciare il centro storico. Vorrei ricordare che, in considerazione di cio’, nel piano di ricostruzione e’ gia’ presente l’idea della citta’, e prevede che molti uffici rientrino nel centro storico mantenendo la loro funzionalita’. A tal proposito, finalmente, con il vergognoso ritardo che caratterizza l’intera ricostruzione pubblica, a giorni partiranno i lavori di Palazzo Margherita, che sara’ sede delle piu’ importanti istituzioni comunali e di uno dei due front-office, vale a dire il luogo dove il cittadino andra’ per confrontarsi con tutti i servizi che offre il Comune dell’Aquila. La realizzazione della sede unica degli uffici comunali richiedera’, ahime’, almeno 6 anni, cosi’ come nel caso in cui, su parole d’ordine, a mio avviso, poco riflettute e molto emozionali, si decidesse di portarli in edifici pubblici del centro storico la cui ricostruzione ancora non riparte a causa delle lungaggini burocratiche. Questa riflessione vale sia per la sede del Comune dell’Aquila sia per gli edifici di CGIL e UIL, i cui rappresentanti hanno fatto sentire la loro voce, insieme con quelli di Confcommercio, Confindustria e di altre associazioni di categoria, all’idea che la sede unica comunale vada alla Stazione. Purtroppo ribadisco che i tempi della ricostruzione pubblica sono lenti”.


08 Febbraio 2017

Categoria : Attualità
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