Terremoti e governi


I terremotati del Centro Italia alzano la voce, ad ogni visita di vip (sono stati visitati dalle massime autorità dello Stato), Reclamano almeno le casette di legno promesse. Sì, promesse cinque mesi fa. Per ora ne sono arrivate una ventina, assegnate a sorte. Per le altre che servono, neppure vaghe notizie. Infatti, occorrono aree, fogne, acqua, gas, servizi, strade. Non c’è nulla. La burocrazia e le regole paludose la stanno facendo da padrone. L’Italia incapace e confusa riemerge. I terremoti non la cambiano, forse la distruggono soltanto.
Non ci piacciono i paragoni, ma spesso servono. A L’Aquila in cinque mesi erano state costruite centinaia, migliaia di abitazioni del progetto case. Orribili, spesso malfatte, arronzate se volete, ma abitabili e tante ancora abitate. Quel governo andò avanti come una ruspa, e raggiunse l’obiettivo di dare tetti alla gente.
Potete pensarla come volete, ma questi sono i fatti. I terremoti sono sempre uguali, i governi no.

PENSIERINO - Un ghiacciaio alpino sempre uguale da 7.000 anni sta sciogliendosi e rompendosi. Significherà qualcosa. Sicuramente non qualcosa di buono.



07 Febbraio 2017

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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