Liste civiche, il grandfe imbroglio
L’Aquila – Scrive Annalucia Bonanni – Rivoluzione cristiana: ”
Che significa lista civica? Che non ha nulla a che fare con i partiti politici tradizionali ed è composta da candidati della “società civile”.
Ma nella realtà è così? NO.
E’ ormai pacifico che nessuna lista civica, in un sistema bipolare o tripolare caratterizzato nelle amministrative dal doppio turno elettorale, ha la ben che minima possibilità di raccogliere più voti di uno dei due principali schieramenti politici. Ma se anche riuscisse ad eleggere un sindaco, qualora questi dovesse interfacciarsi con il governo regionale, nazionale o comunitario a chi farebbe riferimento? Chi lo starebbe ad ascoltare? Nessuno.
E infatti vediamo che molto spesso queste liste appoggiano il candidato sindaco di un partito politico. E spesso ci sono nomi che hanno militato in precedenza nei partiti tradizionali.
E allora che senso hanno? E che scopo hanno?
Le motivazioni sfuggono al cittadino comune, ma dato che il voto amministrativo è l’unico strumento di democrazia rimasto, e che consente di scegliere i propri rappresentanti, è bene che si faccia un approfondimento.
E deve farlo ogni cittadino, ognuno deve rendersi conto di come stanno realmente le cose, e deve trarne da solo le conclusioni, per il bene sua e della città.
Vai sul sito del Comune dell’Aquila, ( e questo accade in qualsiasi altro Comune medio grande italiano), alla sezione elezioni amministrative, vedi i risultati del candidato che hai votato nelle ultime tre tornate e della sua lista civica e rispondi a queste semplici domande:
- è stato eletto consigliere?
- è stato eletto consigliere qualcuno della sua lista? Se si chi?
- esiste ancora la lista nel senso che può essere un riferimento di rappresentatività per te che l’hai sostenuta?
- chi è stato eletto in Consiglio Comunale e con quanti voti?
Dopo aver risposto a queste domande capirai da solo il senso delle liste civiche ed il perché proliferano ad ogni tornata elettorale.
La lista civica serve:
- ai partiti per attingere a quel bacino di voti al quale da soli non riuscirebbero ad arrivare, perché quando voti il parente, l’amico, il vicino di casa pensi che stai votando per lui, ma in realtà stai sostenendo qualcun altro, della sua lista o addirittura di un’altra lista e sicuramente di un partito. Perché puoi facilmente constatare che con oltre 600 candidati si possono raccogliere mediamente 30 preferenze, che non sono sufficienti per essere eletto consigliere e ad essere eletti sono sempre gli stessi, appartenenti per lo più a partiti politici;
- a chi vuole cercare di assicurarsi una poltrona in Consiglio Comunale, perché se la lista raccoglie voti sufficienti ad ottenere un seggio, questo spetta al candidato sindaco portato da quella lista.
Il cittadino deve essere informato, per poter fare scelte consapevoli e per non essere usato, come candidato e come elettore.
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