Euromucche, la UE dice sì agli indennizzi – Ora tocca all’Italia
L’Aquila – La vituperata UE, Unione europea, ha impiegato pochi giorni a dire sì agli indennizzi per gli allevatori danneggiati da sisma e nevicate. Insomma, euromucche, europecore, europorci e così via. Tanto ad animale perduto agli allevatori, fino ad un massimo di 400 euro per una vacca da latte.
Naturalmente, a chi aveva gli animali registrati ben prima del disastro. Sai com’è nel paese dei furbi c’è sempre chi è pronto e inventarsi una truffa e la UE ben lo sa. Gli italiani in Europa non hanno certo buon nome…
La UE dice sé, e l’Italia?
La paura, ben solida e motivata, è che siano ministeri e la nefasta burocrazia nazionale a bloccare i soldi, forse per mesi, affondando la vita degli allevatori oltre che sotto macerie e slavine, anche sotto accumuli di scartoffie.
IU terremotati, dopo cinque mesi di travaglio, hanno cominciato giù da tempo a insorgere contro lentezze, uffici , impiegati dirigenti, insomma i burocrati. Ora si teme che i soldi della cosiddetta euromucca non arrivino in tempo per consentire a chi vive di animali di superare l’attuale fase drammatica. Pensate: ci sono allevatori che hanno perso 500 pecore e agnelli, e altri centinaia di maiali. Per loro niente cassa integrazione, ma aiuti subito. Questo avverrebbe in un paese normale. Da noi?
Aspettiamo che le organizzazioni tipo Coldiretti e soprattutto la politica si muovano e vigilino. Sforziamoci di credere che lo faranno.
Non c'è ancora nessun commento.