Lettere – La pizza sismica? Costa di più
L’Aquila – Da A.F., nostra storica lettrice aquilana, riceviamo: “Caro direttore, sono come tantissimi altri stravolta dagli eventi e soprattutto dai terremoti. Vorrei aiutare chi abita nelle zone colpite anche acquistando i loro prodotti. Ma me ne sono pentita- Ho acquistato ieri in un negozio cittadino della piazza all’olio di un noto forno, che opera in uno dei centri colpiti. Non lo cito per carità di patria.
La pizza costava cara, dopo gli ultimi eventi è stata aumentata di oltre un euro al chilo. Un atteggiamento vergognoso, inaccettabile, e non acquisterò mai più quella piazza o altri prodotti di quel paese.
Non è così che si rialza la testa. E’ la prova che proprio non ci sappiamo fare e che non cresceremo né rialzeremo niente, se non la spocchia. Mi scusi lo sfogo”.
(Ndr) – Ben diversamente si comportarono i produttori di parmigiano dopo il sisma nelle loro zone. Ognuno è com’è e il terremoto può anche fungere la cartina di Tornasole.
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