Problema mancanza di continuita’ didattica a Teramo
Teramo – (F.C.). Ministero dell’istruzione e Ufficio scolastico regionale sono preoccupati per la mancanza di continuita’ didattica a Teramo, una situazione che perdura dall’inizio dell’anno. Questa mattina Comune di Teramo, Provincia e Ufficio scolastico hanno fatto il punto con i dirigenti di scuole primarie e secondarie rispetto allo stato delle strutture e all’agenda delle riaperture alla presenza del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Massimiliano Nardocci, e di una ispettrice del Ministero anche in vista della riunione che si svolgera’ domani al Parco della Scienza, alle ore 15.30, convocata dalla Regione Abruzzo. Il sindaco Maurizio Brucchi ha affermato che le scuole, a Teramo, saranno riaperte solo al termine delle verifiche della Protezione civile e che per le primarie inagibili ha gia’ fatto richiesta di MUSP, moduli prefabbricati, quali sedi alternative. Negli Istituti superiori sono in corso da ieri i sopralluoghi della Protezione civile, quelle controllate fino ad ora – il Forti, il Pascal e la succursale del Comi che ospita lo Scientifico – sono tutte classificate in A, lesioni non strutturali che non comportano la inagibilita’. Oggi si stanno compiendo sopralluoghi all’Iti, all’Ipsia, al Liceo Scientifico e all’Artistico. Nel frattempo sono stati disposti i lavori di sistemazione laddove necessari. “Se non ho scuole dichiarate inagibili dalla Protezione civile – afferma il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino – non posso ottenere dei moduli prefabbricati, inoltre, gli istituti, hanno mediamente lo stesso grado di vulnerabilita’ e quindi dovrei chiedere i MUSP per tutti e parliamo di migliaia di studenti. Impensabile. Ci vorranno tre o quattro mesi per completare le certificazioni di vulnerabilita’ per ciascun edificio sprovvisto, con quello possiamo stilare il piano degli investimenti sulla base di una priorita’ stabilita con criteri oggettivi. Esiste, innegabile, il problema delle scelte da fare nell’immediato, delle responsabilita’ da assumersi considerate le allerte che si susseguono. Per ora stiamo dentro un protocollo definito, quello della Protezione civile, stiamo tutti agendo sotto il peso di numerose emergenze e credo che le decisioni vadano assunte insieme a tutte le altre istituzioni che stanno operando in questa filiera. Quello che dobbiamo fare – conclude il presidente – e’ accelerare i processi rispetto agli scenari”.
Non c'è ancora nessun commento.