Gentiloni ha ragione, però intendiamoci


Ha ragione il premier Gentiloni dicendo che per Rigopiano non volgiamo giustizieri, o capri espiatori. Non li vogliamo ora, e non li vorremo mai. Però vorremmo delle risposte e delle precise responsabilità, perché è sicurissimo che ancora una volta qualcosa – parecchie cose – non ha funzionato. Le protezione civile funziona a livello centrale, non a livello periferico e decentrato. Burocrazia, sciatterie, trascuratezze, noncuranze, scarichi di responsabilità, inefficienze a monte, disservizi paurosi (leggi Enel), vuoti e inettitudini a livello comunicativo e informativo, sono la cornice di una tragedia smisurata. Caro premier, bisogna uscirne con tutte le certezze, senza giustizieri e senza capri espiatori, ma semplicemente con i nomi dei responsabili ad uno ad uno.
La Procura di Pescara dà affidamento. Quello che ci fa paura è ciò che viene dopo. Le bolle di sapone sono micidiali più delle slavine.

PENSIERINO – Di coraggiosi e generosi soccorritori siamo pieni. Se sono tanti, vuol dire che ce n’è un estremo bisogno. Pensate: in Cile – paese simicissimo – stanno molto meglio di noi anche fino a scosse 7 Richter. Non è un miracolo, è che ci sono arrivati, spesso usando cervelli e tecnologie italiane.



25 Gennaio 2017

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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