Rigopiano: il papa’ di Stefano grida il suo dolore
Pescara. – Dolore, rabbia e disperazione. Sono i sentimenti di Alessio Feniello, padre di Stefano, una delle giovani vittime della tragedia di Rigopiano, che, stamani, ha sfogato la sua sofferenza nell’atrio dell’ospedale di Pescara, davanti ai cronisti. Il papa’ di Stefano poi e’ stato accompagnato dalle forze dell’ordine e dal personale sanitario in un’altra stanza, dove ha continuato a gridare il suo dolore. “E’ una settimana che sono qui in ospedale”, ha urlato, tra l’altro. Il nome di Stefano, venerdi’ pomeriggio, era stato erroneamente inserito in una lista, comunicata dalle autorita’ ai familiari, relativa a cinque persone vive che sarebbero dovute arrivare in ospedale. Ma Stefano, originario di Valva (Salerno), non e’ mai arrivato. Ieri il riconoscimento da parte dei familiari e la conferma della morte del giovane. Il ragazzo si trovava all’hotel Rigopiano insieme alla fidanzata, Francesca Bronzi, superstite della tragedia.
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