CGIL: “Restituzione tasse entro il 2010″ – E’ la minaccia del centrodestra in Senato
L’Aquila – Gianni Di Cesare e Umberto Trasatti della CGIL scrivono: “Siamo di nuovo alle solite. Al gioco degli annunci, delle rettifiche e delle precisazioni in corso d’opera che i terremotati sono costretti a subire da subito dopo il sisma.
Stamattina, e non è la prima volta che accade, la maggioranza di centrodestra al Senato, per il tramite del presidente della commissione bilancio, Antonio Azzolini, ha fatto sapere che i terremotati dovranno restituire le tasse entro il 2010 e senza alcuna rateizzazione delle somme. Meglio ancora: dovranno farlo se il governo, dice ancora il senatore del Popolo delle libertà , non predisporrà e farà approvare una nuova legge nella quale ci dovrà essere l’indispensabile copertura finanziaria, i soldi necessari a rinviare e rateizzare le tasse a carico dei terremotati. Se davvero il governo vuol dar corso all’ordinanza della Protezione civile che stabilisce altre rateizzazioni, è necessario che prima del relativo provvedimento amministrativo provveda con una legge a stanziare i soldi che servono.
Un avvertimento al quale subito dopo è seguito il solito annuncio del governo, con il sottosegretario all’economia, Luigi Casero, che ha assicurato che ulteriori rinvii del pagamento delle tasse saranno finanziati con una specifica norma. Il solito vecchio giochetto delle promesse e delle rassicurazioni.
Per quanto la riguarda, la Cgil ribadisce che quello delle tasse è anche un tema etico, morale. Torniamo a chiedere di trattare i terremotati abruzzesi come tutti quelli delle altre regioni che prima di noi sono state colpite dal sisma. In particolare le tasse vanno restituite in un arco di tempo lungo, di alcuni anni, e non per l’importo totale: comunque non superiore al 50% del dovuto. Siamo convinti inoltre che la situazione economica e sociale del territorio colpito sia ancora molto grave, e che sia necessario aprire un confronto con le istituzioni e le parti sociali (compreso il commissario Chiodi) sul tema della disoccupazione, della cassa integrazione, delle problematiche delle persone più fragili: si pensi ai pensionati incapienti. Le tasse vanno ridotte e rinviate quindi, ma c’è anche da aprire una trattativa sugli interventi a favore delle categorie deboli, per non consegnarle a una condizione di povertà ”.
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