Rigopiano: i dispersi salgono a 24 , non si sentono più voci e rumori, ma si scava e si spera
L’INCHIESTA SU RITARDI E ALLARMI INASCOLATI -
Pescara – Per ora, si pensa a scavare sempre con maggiore energia tra neve, macerie, residui della slavina. I dispersi salgono a 24, non si sentono più voci o rumori ma la speranza di trovare qualcuno vivo resta.
La Procura di Pescara, intanto, manda avanti speditamente l’inchiesta per disastro e omicidio colposo. Ora si mette in dubbio persino l’ora della slavina, c’è chi sussurra che sarebbe caduta prima delle 17. L’uso di strumenti tecnologici che sonderanno e analizzeranno la massa nevosa potrà forse fornire elementi nuovi.
L’inchiesta, pare di poter capire, ha due pilastri. Il primo è quello degli allarmi inascoltati. Come rivelò la trasmissione Porta a Porta giovedì, le prime telefonate che richiedevano aiuto e rivelavano il disastro addirittura non furono credute, e questo comportò un forte ritardo.
Poi c’è la vicenda degli spazzaneve a turbina. Due, uno della Provincia, guasto e poco potente, l’altro, dell’Amas, arrivato dal Molise dopo ore e ore. E addirittura si parla di mezzi rimasti senza gasolio.
Se si fosse usato subito un mezzo a turbina potente la strada sarebbe stata aperta
Enti e istituzioni hanno sbandierato i l
loro piani neve : in cosa consistevano? In esibizioni di organizzazione e vanterie? Perché la provincia di Pescvara, molto montuosa, non dispone di mezzi adeguati e sempre efficienti? Se non se ne hanno, le strade più a rischio si chiudono e basta. Ma prima dei disastri.
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