Slavina : geologo, edificio presentava elementi rischio
Roma – “La zona dove e’ stato costruito l’hotel Rigopiano non era riportata a rischio sul Piano di assetto idrogeologico dell’Autorita’ regionale di bacino dell’Abruzzo, quindi li’ non era vietato costruire, sebbene ci fossero tutte le condizioni perche’ lo fosse”. Lo conferma il presidente del Consiglio nazionale dei geologi, Francesco Peduto, interpellato dall’Agi. “La struttura, che inizialmente era molto semplice e successivamente ampliata – spiega Peduto – e’ localizzata allo sbocco di un canalone e alla sommita’ di una conoide detritico -alluvionale, cioe’ un deposito di detriti che possono man mano essere trascinati via”. Secondo il geologo, sarebbe opportuno indagare sul luogo per accertare fino a che punto questi elementi di rischio siano attivi e di conseguenza stabilire il grado di pericolosita’ dell’area. Peduto ritiene che sia stata molto probabilmente una slavina di neve fresca ad abbattersi sull’albergo, trascinandosi dietro alberi e detriti. Il geologo tiene a sottolineare che per ridurre il numero degli incidenti “l’unica strada da percorrere e’ la prevenzione a 360 gradi contro tutti i rischi idrogeologici” e questo si fa “non solamente investendo soldi, ma attraverso azioni sistemiche e sinergiche di informazione ai cittadini, promuovendo la conoscenza e la consapevolezza”. Peduto cita un dato significativo: durante i terremoti una percentuale tra il 20 e il 50% delle persone mette in atto comportamenti errati, facendosi prendere dal panico, e questo aumenta le probabilita’ di restare vittime.
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