Enel e Terna: diteci chi sarà cacciato via


Che decine di migliaia di persone restino al buio, al freddo e senza acqua per giorni e notti non è comprensibile né in alcun modo giustificabile. Che centinaia di operai e tecnici debbano lavorare a rischio della vita, mentre gli utenti crepano di freddo e di paura tra terremoti e tempeste di neve, è assurdo. Ma è avvenuto in Abruzzo. Tra cascate di chiacchiere, impegni, promesse, sdegni fasulli, solenni dichiarazioni e promesse di inchieste. Che si sa come finiscono: come neve al Sole. Molti anni fa vivemmo un potente uragano presso Boston in USA, durante il quale accadde di tutto, meno il blackout elettrico. La corrente non mancò un minuto.
A questo punto, e con il mozzicone di candele a farci luce, chiediamo da semplici cittadini abruzzesi: ci dicano chi sarà ad essere sbattuto fuori dall’Enel e da Terna. E quando. Magari prima che termini il blackout più lungo dei tempi modferni.

PENSIERINO – Quando c’è maltempo o infuria il terremoto, i vip politici colgono l’occasione per ergersi a salvatori della patria, indefessi lavoratori, attenti curatori della nostra salute. Poi tornano quelli di prima. Cioè gente quasi sempre inutile.



19 Gennaio 2017

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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