Il superterrremoto, la superneve, il superstress
QUATTRO SCOSSE OLTRE IL 5 RICHTER IN POCHE ORE, ANOMALIA ANCHE PER GLI ESPERTI –
L’Aquila – Scosse a centinaia anche nel corso del pomeriggio e della serata, tutte per fortuna dalle 14 e 38 inferiori al 4, ma pur sempre avvertite, capaci di alimentare stress e paura ormai incontrollabili. Specie nei centri, e sono tanti, isolati dalla neve. Tra le tante scosse, oggi in Valle Aterno e Amatrice, quattro superiori al 5 Richter, e siamo al record. I sismologi sono perplessi, c’è tra loro anche chi non teme di parlare di anomalia sismica. Di fenomeno senza precedenti. Un superterremoto furioso, minaccioso, che denota uno stato febbrile del sottosuolo. Ma anche una superneve.
“Sotto la neve il terreno sussulta in continuazione” confida in tv un soccorritore.
E un superstress che sfianca e sfinisce la gente.
Ormai il social predomina in queste situazioni, e la dice lunga. C’è la farmacista di Montereale stremata dalle difficoltà , colta dal terremoto durante un’intervista telefonica in tv, che si sfoga: “Se potessi me ne andrei lontano, fuori dall’Italia…”.
C’è il sindaco di Amatrice che domanda : “Che abbiamo fatto noi per avere tutto questo?”.
Il sindaco di Capitignano, isolato e stremato da scosse che durano da mesi, si sfoga: “Qui non è arrivato nessuno, abbiamo chiamato tutti per avere aiuto…”.
Da Cagnano Amiterno, un metro di neve, il paese isolato, qualcuno dice: “Qui la situazione è drammatica. Sono tutti fuori casa e nevica, non ci si può muovere, strade chiuse”.
Sono voci raccolte nella tempesta, nel disagio, tra i problemi infiniti di persone sfiduciate e abbandonate, che temono il peggio. Popolazioni composte da quasi tutti anziani.
Altrove in Abruzzo, dove il terremoto si è sentito ma poco, decine di centri sono sotto la neve, e per di più senza corrente, senza acqua, senza gas, al freddo. Le utenze elettriche interrotte sono quassi 90.000, vuol dire almeno il quadruplo le singole persone nei guai. Aziende in rovina, agricoltura a terra, fattorie isolate, animali che muoiono. Un gennaio che sarà ricordato. Un 17 gennaio dell’anno 2017, coincidenza senza dubbio, ma hai voglia a chiacchiere, scaramanzie. A questo punto chi crede in queste cose non potrà essere tacitato facilmente.
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