Appelli di Cifone e Farello per Medicina


L’Aquila – Pubblichiamo nell’eccezionalità della situazione la seguente lettera aperta della preside Grazia Cifone agli studenti di Medicina iscritti a L’Aquila. A seguire, un’altra lettera del dr. Giovanni Farello.
“Carissimi studenti, una parte di ciascuno di noi è morta insieme ai nostri studenti e alle nostre studentesse… travolti irrimediabilmente dalla catastrofe che ha colpito la nostra città.
Il nostro primo pensiero va a loro e a tutti coloro che soffrono per i propri parenti e amici a chi ha perso le sue cose e la sua casa.
A loro, al loro sorriso, alla loro voglia di diventare medici e operatori della sanità, ai loro genitori, a tutti i loro parenti e amici ancora increduli di fronte a questa tragedia infinita, va il nostro pensiero prevalente….. impotente…… Mai dimenticheremo i loro visi, i loro nomi….
Ma una parte, in noi, è ancora viva e vuole prevalere e ci vuole fare ricominciare con determinazione e coraggio, sentendo forte quel senso di responsabilità che ci deriva proprio dall’impegno assunto con i nostri studenti e le nostre studentesse.
A nome dell’intera Facoltà Medica, voglio ringraziare il Magnifico Rettore che, pur segnato profondamente e con la morte nel cuore, fra mille difficoltà tecniche e logistiche, è riuscito a fare ripartire la macchina dell’Università e, soprattutto, è riuscito ad inculcare in ciascuno di noi quella energia necessaria per riattivarci e contribuire alla ricostruzione della nostra Università.

L’Istituzione Universitaria c’è, è con voi, e sta lavorando per ripristinare i servizi essenziali.
Il primo passo è la comunicazione. Questa lettera ha l’obiettivo di informare sulla ripresa dell’attività accademica tutti coloro che non possono accedere alla rete internet e si trovano nell’impossibilità di raggiungerci presso il blocco didattico della facoltà medica, a Coppito.
Abbia costituito un primo polo di attività da dove ci stiamo organizzando per assicurare:
1. il rispetto del calendario degli esami di laurea abilitanti (Lauree Triennali) previsti nel mese di Aprile
2. la ripresa delle sessioni di esami dei Corsi Integrati
3. la ripresa in generale di tutte le attività accademiche
In particolare:
1) il Senato Accademico ha autorizzato la riapertura della finestra della sessione di esami di aprile fino al 31 maggio. Inoltre i docenti della Facoltà medica hanno dato disponibilità a fare esami settimanalmente per consentire agli studenti che non hanno più un alloggio all’Aquila di avere più possibilità. Gli avvisi relativi ai nuovi calendari degli esami si stanno pubblicando via via sul sito di facoltà www.med.univaq.it. Per coloro che non hanno possibilità di accedere a internet, comunichiamo che le aule del blocco 11 della facoltà di medicina sono state considerate agibili e sono a disposizione di tutti coloro che hanno bisogno di avere un posto dove studiare e dove collegarsi alla rete (dalle ore 9.00 alle ore 17.00). Gli stessi locali sono a disposizione di tutti quei ragazzi che sono ubicati nelle tendopoli anche come spazi per studiare (ore 9.00-17.00). Abbiamo anche chiesto alla Protezione Civile (che non finiremo mai di ringraziare!!!) di allestire delle tende nel piazzale S. Tommasi antistante il blocco didattico, per consentire ai ragazzi che hanno timore di entrare nell’edificio, di sostenere gli esami presso le tende.
2) L’attività didattica frontale riprenderà il 4 maggio presso le aule della Facoltà secondo un orario che sarà pubblicato al più presto sul nostro sito e, comunque, sarà disponibile in forma cartacea presso le tende di cui sopra.
3) Per coloro che non hanno più l’alloggio all’Aquila e per i quali non sarà possibile frequentare con regolarità le lezioni, sarà possibile scaricare dal nostro portale di facoltà tutto il materiale didattico necessario per prepararsi al sostenimento dell’esame nelle sessioni di giugno/luglio, settembre, dicembre e febbraio (e prolungamenti vari). In sintesi, saranno giustificate le assenza dalle lezioni.
Una studentessa della facoltà di medicina, VERONICA BIANCOFIORE, che offre servizio di volontariato ufficiale per la PROTEZIONE CIVILE, si è resa disponibile per aiutarci a fare un censimento di tutti gli studenti che si trovano nelle tendopoli e con i quali abbiamo più difficoltà a comunicare tramite la rete informatica per ovvi motivi. Nel ringraziare VERONICA, comunico il suo cellulare 338 6203352. Gli studenti che si trovino in queste condizioni possono avere anche lei come referente per eventuali informazioni e chiarimenti. Un grande abbraccio a tutti, la Preside Grazia Cifone”.

A: Luigi Gargantini (luigi.gargantini@ospedale.treviglio.bg.it); Maria elisabeth street (mariaelisabeth.street@unipr.it); Maria Pia Guarnieri (guarnieri.mariapia@hsr.it); Mariacarolina Salerno (salerno@unina.it); Mariangela Cisternino (m.cisternino@smatteo.pv.it); Maria Zampolli (maria.zampolli@tin.it); mario di pietro (mario.dipietro@aslteramo.it); marzia.duse@cc.univaq.it; massimo.casacchia@cc.univaq.it; michele de simone (udesi@tin.it); Milva Bal (milva.bal@virgilio.it); norman lewis (nlewis@wanadoo.fr); orietta.maurizi@regione.abruzzo.it; p.rico@rai.it; Paolo Ghirri (pghirri@med.unipi.it); paraskevin@libero.it; Patrizia Borrelli (borrelli@opbg.net); pierinim2@geompierini.191.it; pierluigi.daniele@carispaq.it; Piero Pirazzoli (pira@alma.unibo.it); piero di saverio (abruzzo@fimp.org); preside cifone (presmedunivaq@hotmail.it); Prof Mauro Bozzola (mauro.bozzola@unipv.it); Raffaele Virdis (raffaele.virdis@unipr.it); Renata Lorini (renatalorini@ospedale-gaslini.ge.it); Riccardo Calogero Marrollo (riccardo@marrollo.it); roberto.rusconi@policlinico.mi.it; Roberto Salti (salti@unifi.it); s.bernasconi@ao.pr.it; saltir@unifi.it; savage (m.o.savage@qmul.ac.uk); Segreteria Prof. Giovannini (pierangela.felisi@unimi.it); Sergio Bernasconi (berna@unipr.it); Silvano Bertelloni (s.bertelloni@clp.med.unipi.it); Stefania Losi (s.losi@meyer.it) il dr. Farello ha inviato la seguente e.mail:
“Carissimi Colleghi,
Il dramma che ci ha colpito ha dimensioni immense, non sola da un punto di vista della perdita di cose materiali, ma soprattutto dal punto di vista morale e professionale.
L’uomo che perde la casa la ricostruisce, ma l’uomo che perde la speranza è veramente finito.
E’ nostra intenzione ricominciare subito l’attività, sin dai primi giorni – grazie alla mai abbastanza apprezzata opera dei Vigili del Fuoco – abbiamo recuperato la strumentazione auxologica, gli archivi, i computer a altri materiali; vorremmo quindi nei prossimi giorni allestire una postazione mobile attrezzata per poter eseguire i controlli e le visite auxologiche, anche con la finalità di infondere coraggio e speranza alla popolazione che si sentirà assolutamente confortata e motivata vedendo che la vita contunua…
E a questo scopo che chiedo la vostra soliderietà nelle forme e nei modi che avremo modo di mettere a punto successivamente. Questo non è che il primo segnale forte della nostra convinta volontà di alimentare la speranza e la voglia di vivere! Grazie a tutti voi, Giovanni Farello”.


17 Aprile 2009

Categoria : Cronaca
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