Quel ragazzo con la maglietta rossa


Ezio PaceL’Aquila – Questa mattina, sulla Gazzetta dello Sport edizione di Roma, è uscita una nota sulla storia di Ezio Pace, il giovane tennista vittima del terremoto. Ci piace riprodurla, come omaggio sentito al giovane.
“È stato l’ultimo. L’ultimo corpo senza vita estratto dalle macerie, sabato pomeriggio, la vigilia di Pasqua, appena qualche ora dopo sua madre Loredana, impiegata in cassa integrazione, mentre il venerdì era toccato al padre Flavio, gestore di un bar. É stato la vittima 293 dell’atroce contabilità del terremoto. Aveva 17 anni, Ezio Pace, e abitava davanti alla Casa dello Studente, via XX settembre 79. Frequentava il liceo «Bafile» e c’era una cosa che aveva riempito parecchio la sua vita: il tennis. Giocava nel circolo dell’Aquila, in serie B, nel gergo delle classifiche tennistiche era un 4.1 che in questi giorni sarebbe diventato un 3.3. Sul sito del «Centro», il quotidiano abruzzese che sta radunando i mille ricordi di chi conosceva le vittime del terremoto, c’è la sua foto: maglietta rossa, un bel diritto, la fascia per evitare che i capelli diano fastidio durante il gioco. Lo aspettavano a Civitavecchia in questi giorni, aveva già il suo posto nel tabellone dell’Under 18 al Grand Prix del Mare, il suo livello l’aveva portato direttamente in semifinale. Quando i vigili del fuoco l’hanno trovato, abbracciava le sue racchette e il suo computer.
Magari, nei prossimi giorni, avrebbe fatto un salto a Roma per gli Internazionali, vedere Nadal, Federer o Serena Williams come tanti suoi coetanei, cresciuti a pane e volée. E forse al Foro Italico si potrebbe fare qualcosa per ricordarlo. E per aiutare chi è rimasto senza di lui. Per esempio i suoi compagni di scuola. O di circolo. Magari invitarli a Roma nei giorni del grande tennis per ricordare la storia spezzata di quel ragazzo con la maglietta rossa”.


17 Aprile 2009

Categoria : Cronaca
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