Fina: innovazione gestione fiumi


Sulmona – Ieri a Sulmona importate appuntamento nazionale sulle tematiche ambientali promosso dall’Assessorato all’Ambiente della Provincia dell’Aquila e dal CIRF (Centro Italiano di Riqualificazione fluviale). Il workshop ha avuto per titolo: “Buone pratiche per la progettazione e la gestione del reticolo idrografico minore natrale nell’ottica della riqualifcazone fluviale” e ha visto la partecipazione di tecnici, funzionari, dirigenti, amministratori e ricercatori di tutt’Italia, dal Friuli alla Campania.
“La prassi di programmazione, progettazione e manutenzione dei nostri fiumi gestito dai Geni civili” ha dichiarato l’Assessore Fina, “necessita di essere integrata per poter coniugare la salvaguardia idraulica del territorio, compito storico dei Geni civili, con la tutela e la valorizzazione del territorio stesso, la difesa e la riqualificazione dell’ambiente e il miglioramento della qualità delle acque. Dobbiamo passare ad una visione ad ampio spettro delle problematiche e lavorare “con la natura”, e non contro di essa, per ottenere risultati migliori anche per l’uomo.”
“Per questo” ha specificato Fina “L’Assessorato all’Ambiente della Provincia dell’Aquila ha promosso un corso di formazione della durata di un anno organizzato dal CIRF e dedicato all’approccio della riqualificazione fluviale nella gestione dei corsi d’acqua, da cui è scaturita un’importante pubblicazione non solo teorica ma con esempi pratici ed operativi sperimentati sui nostri fiumi che abbiamo distribuito durante il workshop e resa disponibile attraverso il sito nazionale del CIRF. Le “Buone pratiche”, che si basano su casi studio sviluppati nel contesto appenninico della Provincia dell’Aquila, ma possono essere utilizzate come riferimento di pianificazione e gestione in gran parte delle realtà territoriali italiane, sono costituite da schede relative alle seguenti problematiche:
• erosione spondale
• incisione dell’alveo
• sovralluvionamento
• rischio idraulico
• vegetazione riparia”
“L’idee conclusiva insomma” ha concluso Fina ” è che di fronte a eventi naturali come le alluvioni che abbiamo dovuto affrontare appena un mese fa, con grandi rischi ad esempio nell’Alto Sangro, è inutile piangersi addosso e scaricarsi le responsabilità a vicenda quando è mancata completamente una pianificazione territoriale e politiche di prevenzione. Non possiamo permetterci più questa negligenza! Perciò abbiamo voluto promuovere rapporti e collaborazioni tra Enti pubblici competenti in materia, al fine di diffondere la cultura della riqualificazione fluviale.”


10 Febbraio 2010

Categoria : Cronaca
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