Simulazione sismica in edificio CASE
L’Aquila – Così, tanto per vedere come reagiscono al terremoto gli edifici del progetto CASE, definiti per antonomasia antisismici, appoggiati su pilastri d’acciaio dotati di dispersori di energia. Il meglio che c’è, viene assicurato, e lo conferma la prova effettuata questa mattina in un edificio di Sassa, pesante 4.500 tonnellate, appena finito. La scossa simulata è stata di intensità superiore a quella massima del 6 aprile, ovvero 5,8 ml e 6,3 mw. Lo spostamento impresso alla struttura è stato di quasi venti centimetri, cioè molto superiore di quello reale, di meno di 10 centimetri, verificatosi il 6 aprile. Risultato, decisamente buono: l’edificio ha ballato di brutto, ma senza riportare alcun danno.
Prova superata, almeno per la palazzina di Sassa, che tuttavia è esattamente uguale – dicono i tecnici – a tutte le altre in ogni zona. Le CASE ballano, ma restano intatte. La simulazione si effettua con spiali apparecchiature, sostanzialmente bracci oscillanti, che sprigionano energia esattamente misurata e pari a quella voluta. Terremoti finti e al guinzaglio. (Nelle foto Col: sopra, un dispersore di energia sismica tra il pilastro e la piattaforma che sorregge l’edificio – Sotto i pilastri d’acciaio sotto gli edifici antisismici)
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