Porto : Wwf sollecita approfondimenti ad iniziare dalla Via
Pescara – Domani mattina il Comitato VIA esaminera’ di nuovo due progetti relativi al Porto di Pescara: l’apertura della diga foranea e la realizzazione di una barriera soffolta gia’ valutati il 7 dicembre scorso. Dovra’ valutare se i progetti dovranno o meno essere sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale, un procedimento che implica un maggiore livello di approfondimento. Il WWF – scrive l’associaizone ambientalista in una nota – ha presentato prima della scorsa riunione un documento in critica a tali lavori, firmato dalla presidente della sezione Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco e dalla referente regionale energia Fabrizia Arduini. Il WWF in sostanza chiede che un progetto che dovrebbe nelle intenzioni di chi lo propone quanto meno porre fine agli interrimenti creati dalla diga foranea venga di per se’ opportunamente sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale, al di la’ della sua stessa reale configurazione come parte di un intervento piu’ ampio previsto dal nuovo Piano Regolatore Portuale. Un approccio piu’ analitico e sistematico – sostiene l’associazione – e’ indispensabile per un progetto di tale rilevanza, anche per gli inevitabili riflessi che avra’ sulla flora e sulla fauna marine e costiere. Occorrono uno Studio di Impatto Ambientale (richiesto dalla VIA) con una caratterizzazione dell’area in oggetto di gran lunga piu’ di dettaglio rispetto a quella oggi disponibile e un progetto definitivo che descriva con maggiore accuratezza gli interventi previsti. Scendendo piu’ in dettaglio, pur non contestando le risultanze dello studio sulle correnti litoranee e sul trasporto solido commissionato dal Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per il Lazio-Abruzzo-Sardegna Sezione Opere Marittime Abruzzo al team del Prof. Francesco Gallerano dell’Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, il WWF ne ha evidenziato i limiti, connessi proprio al suo essere uno studio preliminare, basato su informazioni non adeguate. C’e’ inoltre il fatto che all’equipe che lo ha elaborato si e’ chiesto non di studiare la soluzione teoricamente migliore ma solo di esprimersi su alcune alternative pre-definite, che non e’ detto affatto siano quelle ottimali per risolvere i problemi del porto. Un approccio metodologico inadeguato, viziato da scelte a monte non a caso contestate da piu’ parti.
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