Il terremoto degli animali


L’Aquila- Il Convegno a  cui hanno preso parte gli   operatori sanitari, le associazioni di volontariato, la Presidente della Provincia Stefania Pezzopane e l’Assessore all’ambiente Alfredo Moroni ha fatto il punto sul complesso lavoro messo in campo per affrontare una delle emergenze del terremoto, la condizione degli animali da reddito e di affezione.L’intervento del Servizio Veterinario ASL n. 1 è stato immediato, tempestivo e via via sempre più articolato, grazie ad una  rete che ha visto impegnati operatori sanitari, vigili del fuoco, finanzieri e numerose associazioni di volontariato.Ci si è occupati degli animali da reddito provvedendo alla loro alimentazione e cura e contestualmente ha preso l’avvio un piano di intervento, rispetto agli animali da compagnia, estremamente sfaccettato e molto più complesso.Bisognava recuperare cani e gatti rimasti chiusi negli stabili lesionati dal sisma,  quelli abbandonati, vaganti o feriti, provvedere alla loro  alimentazione e quella  delle colonie feline  soprattutto nelle zone rosse della città  e dei comuni limitrofi. Sono stati allestiti allo scopo circa 100 punti di alimentazione riforniti quotidianamente. Bisognava fare un censimento degli animali che transitavano per il canile sanitario (una volta fotografati ed iscritti all’anagrafe mediante apposizione del microchip identificativo, sono stati dati in adozione o hanno trovato un ricovero temporaneo nell’attesa di ricongiungersi ai legittimi proprietari una volta terminato il periodo di emergenza).Tale situazione, così complessa , ha reso necessaria rilettura della realtà con una razionalizzazione degli interventi che è sfociata nella messa a punto di un Piano di Benessere Animale esplicato fino ad oggi dal Serviziodiretto dal dott. Massimo Ciuffetelli, con la fattiva collaborazione del dott. Roberto Mancini, responsabile del Canile Sanitario.Tale progetto ha reso possibile effettuare la mappatura, il censimento, il recupero, l’identificazione e la sterilizzazione degli animali vaganti, rappresentando un primo, significativo risultato, in un contesto di assoluta criticità.Le cifre appena viste, pur se considerevoli,  non risolvono il problema della carenza del benessere animale o del randagismo, fenomeno quest’ultimo capace di inficiare qualunque piano di controllo e mantenimento del Benessere Animale. Occorre dunque assicurare e mantenere nel tempo una certa costanza dell’azione intrapresa affinché in tempi medio lunghi si arrivi al controllo del fenomeno e quindi alla sua risoluzione. L’emergenza non è affatto terminata, si stanno ancora soccorrendo e recuperando tanti animali nel territorio, approvvigionando i punti di ristoro delle colonie feline ed affrontando tutte le problematiche legate ad un randagismo canino e felino che il sisma ha semplicemente amplificato.Le associazioni di volontariato lanciano, infine, un appello a quanti  abbiano a cuore il destino degli animali.C’è bisogno di aiuto per le alimentazioni in zona rossa. Basta mettere a disposizione anche un mezzo pomeriggio.Chi è interessato può mettersi in contatto chiamando il n. 347-0343505


10 Febbraio 2010

Categoria : Cronaca
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