Nuovo governo e vecchie promesse a vuoto


DIFFICILE CREDERE CHE POSSA ESSERCI LA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA RICOSTRUZIONE -

L’Aquila – Il governo Gentiloni, fratello quasi gemello del Renzi precedente, dovrebbe secondo gli esperti (categoria di persone tanto non identificabili, quanto poco affidabili in politica) andare avanti, o meglio galleggiare tra scvogli aguzzi e taglienti fino a giugno. Sei mesi o poco più. Poi elezioni e nuovo parlamento con verosimili e indecifrabili legioni grilline irsute e pronte ad agguantare il potere. I sondaggi dicono che il PD se si votasse oggi avrebbe ancora un 30 per cento, come il Movimento di Grillo, grosso modo. Ma fra sei mesi chi sa. Tutto potrebbe cambiare e bisogna essere ottimisti o citrulli per pensare che cambi in meglio.
Nei prossimi sei mesi Gentiloni avrà molto da fare. Basti pensare ai migranti, alla crisi, al rigurgito generale di livore che ha spinto gli italiani a scegliere in tanti il NO. Difficilmente ci sarà quindi spazio e tempo per la commissione parlamentare di inchiesta sul dopo terremoto in Abruzzo. Uno dei flebili pilastri sui quali il PD (e altri affiancati in seguito) ha tentato di costruire la propria credibilità. La commissione è stata promessa, annunciata e riannunciata da vip pidini locali che si addobbano da paladini della trasparenza. Ma, naturalmente, non è arrivata. Arriverà nei prossimi mesi? Poco verosimile. E, sde arrivasse, avrebbe il tempo di svolgere la sua inchiesta? Di scoprire le verità inconfessabili e la matassa di giravolte sospette nella ricostruzione e dei miliardi che l’accompagnano?
Nessuno dotato di logica e realismo ci può credere.
Un’inchiesta parlamentare in un paese che certe verità non vuole appurarle, abituato a coprirle come insegna la storia d’Italia, dura almeno anni. Dura fino alle prescrizioni e ai veli pietosi, gli oblii, le pietre sopra.
Temiamo di dover dire che anche questa volta le cose andranno come sono sempre andate. Vorremmo peccare di malizia e di pessimismo. Ma, Andreotti insegna, a pensare male si fa peccato, anche quasi sempre si azzecca.


15 Dicembre 2016

Categoria : Politica
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