FdI Chieti: “Stop al business dei migranti”
Chieti – Siamo tutti consapevoli che l’immigrazione rappresenta una vera e propria drammatica emergenza per il nostro Paese innanzitutto per i 4.900 morti che solo quest’anno ci sono stati tra i migranti nel tentativo di raggiungere l’Europa.
Il sistema di accoglienza in Italia ospita, secondo i dati aggiornati al 29 febbraio 2016 dal Ministero dell’Interno, 107.387 migranti e se consideriamo che nel 2013 i migranti erano 22.118, l’escalation di arrivi è stata esorbitante: 66.066 nel 2014, 66.206 nel 2015 e solo nel 2016 siamo passati da 104.750 di gennaio a 107.387 di febbraio. E’ chiaro come i costi pubblici per fronteggiare questa crisi siano lievitati negli ultimi anni e con esso la diffusione di nuovi centri per l’accoglienza, fino ad arrivare nel 2016 a toccare un giro d’affari superiore agli 800 milioni di euro.
Probabilmente pochi sono a conoscenza del fatto che ogni soggetto che riceve contributi pubblici deve giustamente rendicontare tutte le spese sostenute, attraverso la presentazione di scontrini, fatture e numerosi documenti ed invece, le strutture che si occupano dell’accoglienza immigrati non hanno nessun obbligo di legge in questo senso, l’unico onere a loro carico è quello di fornire un elenco contenente i nomi degli ospiti.
Questa mattina FdI-Chieti, attraverso il capogruppo consigliare di Chieti Marco Di Paolo, ha portato in ordine del giorno una mozione in merito alla rendicontazione delle spese sostenute per la crisi dei migranti. L’ordine del giorno che impegna il Sindaco ad attivarsi presso tutte le sedi competenti affinché sia modificata la normativa vigente in materia, è stato approvato segnando
così per la città di Chieti un piccolo ma importante passo verso quella che è secondo noi la strada da seguire per porre fine a questo vero e proprio business.
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