Arap: Benedetti, la sede dell’Aquila non si tocca
L’Aquila – “Come volevasi dimostrare! Il commissario, ora diventato presidente dell’ Arap (agenzia regionale per le attivita’ produttive) ha presentato un piano di riorganizzazione e di attivazione di procedure collettive di riduzione del personale. Piano che prevede una riduzione dell’organico nella sede aquilana per 4 unita’ sulle 11 totali. Vi e’ dunque un evidente e concreto rischio chiusura”. Lo afferna il presidente del Consiglio comunale dell’Aquila Carlo Benedetti. “La cosa curiosa e’ che, a fronte di questo sfoltimento all’Aquila, si assumano unita’ a tempo determinato nelle sedi di Avezzano e di Pescara, peraltro con profili specializzati che vanno a sovrapporsi a quelli che, da noi, sono in dirittura di licenziamento. Allo stesso modo – evidenzia Benedetti in una nota – non si pio’ fare a meno di notare un ruolo poco chiaro del sindacato Federmanager nella predisposizione del piano industriale. Nel confermare, dunque, la mia enorme preoccupazione per la chiusura della sede aquilana, faccio notare che vi e’ anche una contraddizione in termini, poiche’ l’Arap e’ l’ente attuatore del Masterplan regionale, per una spesa di circa 250 milioni di euro. A questo punto, o il Masterplan e’ una bufala oppure non si capisce come fara’ l’Arap ad attuarlo visto che intende ridurre drasticamente il personale. Altro che sortita elettorale, come dichiaro’ a suo tempo il commissario Leombroni. E’ purtroppo evidente che il mio allarme era assolutamente fondato. Davanti a tale situazione mi aspetto, adesso, risposte adeguate da parte della politica, e non da coloro che dalla politica sono nominati. La sede aquilana Arap – dice infine il presidente del Consiglio comunale – non si tocca, come pure i suoi posti di lavoro.
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