Coldiretti, ecco il suolo consumato in Abruzzo


52MILA ETTARI – NECESSARIA ATTENZIONE SU CEMENTIFICAZIONE TERRENI AGRICOLI -

Pescara – In Abruzzo sono ben 52.125 gli ettari di suolo consumato con l’erosione di territorio agricolo, naturale o seminaturale a beneficio di asfalto, edifici e capannoni, a causa dell’espansione di aree urbane e di insediamenti commerciali, produttivi e di servizio. Ad affermarlo è la Coldiretti Abruzzo sulla base del rapporto 2016 Ispra*, secondo il quale nella nostra regione il suolo consumato nel 2015 è pari al 4,8 per cento della superficie territoriale contro una media nazionale del 7,8% e con un incremento dello 0,8 % rispetto al 2012.

A livello comunale, il centro con la maggior percentuale di consumo di suolo è Pescara con il 50,8% del consumo a livello proivinciale davanti a Montesilvano (33,1%) e Martinsicuro (32,9%) per la provincia di Teramo. Se si considera, invece, chi nel periodo 2012-2015 ha avuto il maggior incremento di terreno cementificato, spicca il Comune di Lettopalena in provincia di Chieti con un +17,5% davanti a Monteodorisio (+14,1%) sempre in provincia di Chieti e Cerchio (+13,4%) in provincia di L’Aquila.

Coldiretti ricorda che l’impermeabilizzazione del terreno comporta un rischio accresciuto di inondazioni, contribuisce al riscaldamento globale, minaccia la biodiversità. Su un territorio reso più fragile si abbattono i cambiamenti climatici con precipitazioni sempre più intense e frequenti e vere e proprie bombe d’acqua che il terreno non riesce ad assorbire con un grave problema per l’assetto idrogeologico del territorio. Non dimentichiamo, infatti, che alla cementificazione forzata, frutto di un modello di sviluppo che oggi dimostra tutti i suoi limiti, si aggiunge il rischio dell’abbandono di quelle zone oggi curate dagli agricoltori che assicurano una costante manutenzione. Per Coldiretti Abruzzo serve dunque un impegno da parte delle amministrazioni a tutti i livelli per difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali spesso ricadenti nelle aree protette, con un adeguato riconoscimento dell’attività agricola ma anche affrontando quei problemi annosi, come i danni causati dagli animali selvatici, che danneggiano le attività economiche.

Fermare il consumo e il degrado del suolo è inoltre lo scopo della campagna People4soil promossa da un gruppo di associazioni quali Acli, Coldiretti, Fai – Fondo Ambiente Italiano, Inu, Legambiente, Lupu, Slow Food, WWF e altre realtà italiane insieme ad altre 400 organizzazioni europee.

*Fonte: per vedere indagine 2016 consultare:

http://admin.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/consumo-di-suolo-dinamiche-territoriali-e-servizi-ecosistemici-edizione-2016

IL CONSUMO DI SUOLO PER REGIONE

Suolo consumato in ettari

Piemonte

207.038

Valle D’Aosta

9.376

Lombardia

306.077

Trentino-Alto Adige

60.047

Veneto

224.041

Friuli Venezia Giulia

68.889

Liguria

44.185

Emilia-Romagna

215.401

Toscana

161.704

Umbria

45.045

Marche

65.512

Lazio

140.571

Abruzzo

52.125

Molise

16.751

Campania

142.872

Puglia

157.750

Basilicata

33.219

Calabria

74.298

Sicilia

176.534

Sardegna

86.363

Fonte: elaborazione Coldiretti su dati Ispra


10 Dicembre 2016

Categoria : Cronaca
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