Ricostruzione post terremoto: sindaci del cratere preoccupati per le vicende politiche
L’Aquila – (F.C.). “Le vicende politiche delle ultime ore, conseguenti ai risultati del referendum, sono per noi Sindaci del Cratere fonte di forte preoccupazione. Abbiamo avuto modo di constatare che la legge di stabilita’ approvata, nonostante le reiterate assicurazioni da parte del Governo e dei politici locali, non prevede nessun provvedimento a favore del Cratere e di L’Aquila”. Lo afferma il sidaco di Cugnoli, Lanfranco Chiola, componente del Tavolo di coodinamento delle aree omogenee – coordinatore dei sindaci dell’Area omogenea n. 5. In particolare il primo cittadino rileva che “Mancano la copertura finanziaria per i dipendenti a tempo determinato dei comuni, il necessario aumento delle spese per l’assistenza tecnica, i mancati introiti per l’anno 2017, non ultima la norma relativa ai sotto servizi. Se si considera che l’impegno finanziario legato a queste situazioni non supera i 10 milioni di Euro, allora la considerazione e’ che siamo di fronte ad un quadro desolante e preoccupante. Stante le attuali condizioni senza la possibilita’ di proporre emendamenti alla legge di stabilita’ al Senato, la Ricostruzione dei nostri territori puo’ subire una battuta d’arresto definitiva. I Sindaci del Cratere – sottolinea Chiola – hanno sempre dimostrato una grande responsabilita’, anche in momenti difficili, cercando sempre di risolvere i problemi con il dialogo, ma se la situazione politica nazionale portera’ ad una penalizzazione del nostro territorio, saremo costretti a porre in atto azioni forti per difendere la nostra popolazione. Il Tavolo di Coordinamento delle Aree Omogenee, a nome dei Sindaci del Cratere – fa infine sapere il sindaco – ha invitato tutti i parlamentari abruzzesi ed il vice presidente della Regione Abruzzo, ad una riunione operativa, prevista per lunedi’ 12 dicembre a Fossa, presso la Sala Aree Omogenee dell’USRC, al fine di individuare azioni comuni ed assunzioni di responsabilita’ rivolte a risolvere la grave situazione di stallo in atto e la mancanza di previsione di risorse necessarie”.
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