Referendum, per Pezzopane bicchiere “mezzo pieno”
L’Aquila – ” E’ stata una campagna elettorale appassionante quella per il referendum costituzionale. Ho girato comune per comune, piazza per piazza, casa per casa, senza risparmiarmi, con 106 incontri. Ho avuto modo di confrontarmi con la gente direttamente. Non ho preso parte solo ai grandi eventi con ministri e sottosegretari, ma anche a piccoli incontri, faccia a faccia con la gente. Ho incontrato tanti cittadini convintamente schierati per il Sì, per il cambiamento, molti decisamente per il No. Un No motivato da diverse questioni. Non c’era in ballo soltanto la riforma, ma crescevano reazioni di rivalsa politica, la volontà di colpire il presidente del Consiglio. Contemporaneamente prevaleva un senso di conservazione per la costituzione mai tanto studiata e discussa. Un No alimentato più di contrapposizione, che di proposta”.
Lo dichiara la senatrice PD, Stefania Pezzopane.
“I segnali della vittoria del No, comunque, erano nell’aria e proprio per questo ho insistito nel difendere la necessità del cambiamento e ho intensificato gli sforzi, mettendoci come al solito la faccia. Ho sempre considerato nefasti i tatticismi gattopardeschi della politica.
La sconfitta del Sì è deludente. Deludente perché gli italiani, che fino a qualche mese fa si dichiaravano contro i costi della politica, non hanno voluto cogliere l’opportunità del cambiamento. Non credo che lasciare tutto com’è sia la scelta migliore. Alle prossime elezioni voteremo ancora per il Senato e rimarremo inchiodati alla lentezza dei due rami del Parlamento impegnati nello stesso identico lavoro. Ma il popolo è sovrano e le sue scelte meritano rispetto.
Tuttavia, credo che il bicchiere sia mezzo pieno. Nonostante il fronte del no abbracciasse tutte le opposizioni, da destra a sinistra, con dentro un pezzo del PD, e nonostante ho avvertito un clima di desolante disimpegno di parte della classe dirigente, a L’Aquila il Sì ha raggiunto il 35%. Un risultato raggiunto con il lavoro, l’impegno e il sacrificio mio e di pochi altri. Da soli abbiamo conquistato un 35%, un risultato che il PD aquilano (o una parte del PD?) può ascrivere praticamente tutto a sé, da cui è importante ripartire.
Matteo Renzi, come aveva ampiamento annunciato, si è dimesso, con un discorso straordinario e di grande dignità . Un comportamento di grande onestà , che appartiene a pochi.
Intanto le forze politiche del fronte del NO continuano a dire cose opposte l’una all’altra, paventando scenari di nuovi governi o di elezioni, di governi tecnici o di governi di unità nazionale con ritorno al proporzionale. Io continuerò il mio lavoro, ringrazio tutti quelli che ci hanno messo testa e cuore, il Pd con i tanti giovani impegnati ed i comitati per il SI. LA democrazie è bellissima anche quando va in direzioni diverse da quelle che volevi. Dalle sconfitte spesso nascono grandi vittorie. La parola ora al Presidente Mattarella”.
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