Referendum, CGIL Abruzzo
Pescara – Dice una nota della CGIL Abruzzo: “Dopo il referendum è urgente rilanciare la riforma del lavoro e le politiche per la crescita e l’occupazione
E’ dopo aver esaminato il merito e i contenuti della riforma costituzionale proposta dal governo che la Cgil ha espresso il suo parere negativo e si è dichiarata per il “No” alla consultazione referendaria che si è svolta ieri. Un “No” con il quale la Cgil ha bocciato una riforma pasticciata e che avrebbe messo in discussione alcuni capisaldi della nostra Costituzione, con il rischio che modifiche sbagliate non soltanto non avrebbero funzionato ma avrebbero prodotto effetti imprevedibili e disastrosi per l’equilibrio dei poteri, la rappresentanza e l’esercizio della sovranità popolare.
Per quanto ci riguarda, la Cgil Abruzzo (come la confederazione nazionale) una volta conclusa la consultazione referendaria ritiene sia urgente e indispensabile rilanciare l’iniziativa sindacale sui diritti del lavoro e sui problemi del precariato, per trasformare la Carta dei diritti universali del lavoro, presentata dalla Cgil attraverso una proposta di legge di iniziativa popolare, in un nuovo Statuto dei lavoratori che riformi tutto il diritto del lavoro (dipendente o autonomo, a prescindere dalla tipologia di contratto o dalla dimensione dell’azienda) manomesso da anni di liberismo. E che sia necessario continuare la mobilitazione, in Abruzzo come in tutta Italia, per un cambiamento delle politiche economiche e sociali che porti al rilancio della crescita, dell’occupazione e a una maggiore equità sociale.
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