Referendum: PD, ossa rotte
L’Aquila – E’ straordinario apprendere dalla stampa come il Presidente D’Alfonso non sia capace di commentare la sconfitta al referendum se non già scommettendo di vincere le prossime elezioni che si terranno tra “31 mesi”! Non siamo neanche a metà mandato e lui già pensa ad essere rieletto. Pensare che fino all’altro ieri già si sentiva proiettato verso una candidatura a Roma, addirittura sembrava aver già deciso il ministero da occupare, le tanto amate infrastrutture e invece, a poche ora dal voto, qualcosa è andato storto: gli abruzzesi hanno detto “Ma anche no!”.
“E’ chiaro che Renzi ha perso, ha perso il PD in modo netto” dichiara Sara Marcozzi, Capogruppo M5S “e ha perso ancora di più in Abruzzo. Nella nostra regione il NO segna ben 5 punti percentuali in più della media nazionale. E’ evidente che non sono serviti a nulla i “sottobraccio” con ministri, i comizi, le chiamate alle armi dei Sindaci piddini, banchetti e promesse, promesse e qualche bugia. Il popolo abruzzese ha scelto di mantenere propri diritti, dignità e sovranità. Il M5S ha fatto tanto per informare i cittadini sui rischi che l’approvazione della riforma avrebbe comportato: più di 90 agora in 60 giorni, non al chiuso nei teatri, ma nelle piazze in mezzo alla gente ”.
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