Il tempo migliora, il terremoto no
Come previsto, freddo intenso dalla scorsa notte anche in Abruzzo e nelle zone laziali, marchigiane e umbre devastate dal terremoto. La neve è scesa anche a quote non elevate. e si teme che stasera arrivino anche le galate. Le precipitazioni sia piovose che nevose sono comunque contenute. Potrebbero esserci anche mareggiate in Adriatico,
Ma tutto questo è destinato – dicono gli esperti meteo – a finire presto, già domani, con temperature in risalita. Solo una piccola sventagliata invernale e montagne ancora non innevate a dovere.
Il tempo migliora, il terremoto no. Scosse a ripetizione da ieri sera a questa mattina, anche forti, con un massimo di 3,6 Richter nell’Ascolano, risentito sia nel vicino Teramano che nell’alto Aquilano. Le scosse rilevate sono mediamente tra 2 e 3, con punte più elevate che riportano sempre la paura e aggravano le condizioni statiche degli edifici lesionati o pericolanti, centinaia anche nel Teramano e nello stesso capoluogo.
Lo sciame sismico dura mesi e, in barba a chi parlava di rapide conclusioni, dura e durerà molto tempo, come è sempre stato in Appennino centrale. Gli epicentri sono decine, spesso sono nuovi rispetto a quelli tra agosto e ottobre. Il terremoto “migra”, si aprono nuove faglie, gli ipocentri sono più o meno profondi, mai molto profondi. La popolazione avrebbe bisogno di essere molto più informata sui dettagli scientifici, sulle possibilità di altri eventi, su cosa sta accadendo. Ma non è così. I giornali tacciono o quasi: finiti disastri e rovine, a stampa e tv non interessa ciò che appare meno spettacolare.
Quasi quasi sono da lle “similgiornaliste” firmate e spaesate che dicevano alle telecamere di essere in… provincia di Norcia, anzi no, scusate, in provincia di Valnerina. Ma, almeno, facevano vedere macerie, rovine, paura e scosse.
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