Wwf Abruzzo: puntualizzazioni su potenziamento ferroviario


L’Aquila – (F.C.). “Il potenziamento della linea ferroviaria tra l’Abruzzo e Roma e’ uno dei classici argomenti della politica regionale: tutti l’hanno promesso, compreso l’attuale presidente Luciano D’Alfonso, salvo poi dimenticarsene al momento di assumere scelte concrete. Anzi…”. Ad intervenire e’ il Wwf Abruzzo. Quest’anno pero’ – afferma l’associazione – si e’ toccato davvero il fondo col nuovo orario che cancella alcune corse, preziose soprattutto per le aree interne e per i pendolari. A partire dal prossimo 11 dicembre, infatti, scattera’ la nuova organizzazione del trasporto ferroviario, che prevede drammatici tagli e che costringera’ i pendolari a lunghe attese in banchina e alla conseguente dilatazione dei tempi. Da Avezzano verso Roma, ad esempio, non ci saranno treni tra le 7.12 e le 9.19: i pendolari saranno costretti ad anticipare la partenza per poi tornare a casa almeno un’ora piu’ tardi oppure dovranno far ricorso al mezzo privato. L’ennesimo peggioramento per la loro qualita’ della vita e per l’ambiente: il treno e’ oggi il mezzo di trasporto piu’ economico, piacevole ed ecologico e non a caso il piu’ bistrattato. Le uniche alternative valide per uscire dall’atavico isolamento dell’entroterra abruzzese – prosegue il Wwf – restano la via Tiburtina Valeria per i percorsi brevi e l’autostrada, ma quest’ultima rappresenta una scelta economicamente insostenibile per l’uso quotidiano da parte di utenti a reddito medio/basso. Il costo del pedaggio per andare da Avezzano a Roma e’ analogo, tanto per fare un esempio, a quello che si sostiene per spostarsi da Avezzano a Siracusa, percorrendo l’ex superstrada del Liri e poi ininterrottamente l’autostrada da Cassino alla meta”. Secondo l’assocazione ambientalista “La linea ferroviaria tra l’Abruzzo e la capitale da tempo non e’ concorrenziale sulle lunghe tratte rispetto al trasporto su gomma (favorito da decenni di scelte politiche penalizzanti per i binari). Ora la si rende inefficiente anche per i percorsi brevi. Se non avverra’ un cambio di rotta, il destino e’ segnato: appena i viaggiatori su questi pochi treni si conteranno sulle dita delle mani, i tempi saranno maturi per chiudere definitivamente la nostra disprezzata linea ferroviaria. Scelte diverse in tema di mobilita’ sostenibile avrebbero potuto mantenere vitali le aree interne abruzzesi con benefici per la qualita’ della vita di tutti; appare invece chiaro – conclude il Wwf Abruzzo – che non abbiamo piu’ un futuro davanti: troppi sacrifici attendono chi si ostina a vivere qui”.


29 Novembre 2016

Categoria : Cronaca
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