Teatro comunale, lavori infiniti e silenzi compiacenti


IL GIGANTESCO SAN CARLO DI NAPOLI SU RICOSTRUITO IN NOVE MESI NELL’800 –

L’Aquila –(Foto: l’interno del teatro aquilano nel 2009) - Sentire o leggere di storia fa sempre bene, specie se a raccontarla è un maestro della televisione come Alberto Angela. Nella puntata di Ulisse dedicata a Napoli, ecco una lezione storica che politici e chiacchieroni di oggi dovrebbero tenere a mente. Il gigantesco teatro San Carlo di Napoli, 1400 posti, il più antico d’Europa e anche uno dei più belli del mondo, fu costruito in otto mesi. Pensate a qualcosaa di simile oggi in Italia: per un lavoro qualsiasi occorrono anni. Ma è solo l’Italia ad essere così. In Canada, un grattacielo sorge in pochi mesi…
Ma l’assurdo ve lo diciamo adesso: il San Carlo durante l’800 fu distrutto da un incendio, ma ricostruito dal governo dell’epoca in nove mesi. Avete letto bene: nove mesi.
Il teratro comunale dell’Aquila, 600 posti, certo meno bello e spettacolare del San Carlo, benché prestigioso e pregevole, distrutto dal sisma, è ancora una cantiere e sui lavori grava il silenzio più totale. Quasi un segreto, o meglio uno dei tantissimi cantieri dei quali non si sa nulla e non si deve sapere nulla.
Per il teatro aquilano furono raccolti fondi ingenti dal giornalista Bruno Vespa. Anni fa, parecchi anni fa. Quindi non dovrebbe esserci neppure un gran problema di risorse. Il problema, invece, c’è: mancano il governo borbonico e i metodi ottocenteschi. Purtroppo siamo nel 2000 inoltrato.


27 Novembre 2016

Categoria : Società
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