Parco e sindaci sul dopo-sisma
Montorio al Vomano – Si è svolta il 12 (ma se ne ha notizia solo oggi) a Montorio al Vomano su iniziativa del Presidente del Parco Gran Sasso Tommaso Navarra, una riunione operativa con i sindaci dei comuni teramani maggiormente colpiti dal sisma. L’incontro, molto partecipato, ha visto l’adesione di amministratori dell’area protetta ma anche esterni. Ha ospitato l’incontro il sindaco di Montorio Giovanni Di Centa.
Presenti i rappresentanti dei comuni di Castelcastagna, Isola del Gran Sasso, Basciano, Tossicia, Cortino, Pietracamela, Fano Adriano, Arsita, Castelli, Crognaleto, Torricella Sicura, Colledara, oltre al Presidente del Bacino Imbrifero Montano (BIM).
Il Presidente Navarra ha sottolineato l’importanza di ottimizzare le richieste del territorio e proposto che il Parco, attivo concretamente fin dai primi momenti seguenti al sisma, possa prendersi carico di ricoprire il ruolo di armonizzatore e dare una voce unica ai territori teramani. L’Ente Parco, infatti, ha per sua natura istituzionale una visione univoca del territorio, e può quindi rappresentarlo nella sua interezza.
“E’ necessario, a partire da subito – ha affermato Navarra – ricostruire non solo le pietre e le case, ma un identità territoriale che parta dalla “bellezza” e si avvalga pertanto delle risorse che sono già a disposizione, come ad esempio il “Fondo di Kyoto” sull’efficienza energetica, o quelle per la riduzione dell’impatto ambientale con il recupero del “non ricostruito” da destinare alla manutenzione e implementazione delle aree naturali organizzate”. Navarra ha ricordato che l’Art. 27 del Decreto Legge 189/2016 sul Sisma del Centro Italia, ha previsto fondi da destinare ad infrastrutture ambientali che possono essere assegnati ai territori che presenteranno progetti in tal senso.
Il Parco sta già investendo nella CETS (Carta Europea del Turismo Sostenibile) strumento metodologico volto ad ottenere una certificazione che permetta una migliore gestione delle area protetta finalizzata allo sviluppo del turismo sostenibile, in cui è necessaria la partecipazione attiva delle amministrazioni locali per la definizione di un nuovo turismo esperienziale che potrebbe, in prospettiva, vedere nascere un “Comprensorio dei Colli teramani del Gran Sasso”.
Questo potrebbe avvenire attraverso un tavolo tecnico che faccia esaltare le potenzialità insite nel fare sistema, esaltando la vocazioni dei singoli territori comunali, e facendo diventare il Parco un “Brand Identitario”. Per il supporto dei progetti il Parco farà rete con gli altri Parchi Nazionali ed Europei.
Unanime il consenso per l’iniziativa del Presidente: i sindaci si sono complimentati per il nuovo ruolo del Parco nel territorio e della goverrnance prospettata. Gli amministratori si sono impegnati a presentare i progetti che riterrano idonei a valorizzare e aprire a nuove prospettive il territorio certi che il Parco saprà interpretarli nel modo corretto e portarli al Commissario Errani.
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