COSPA, lettera aperta all’abusivo Renzi
Ofena – Dino Rossi, Cospa allevatori Abruzzo, dedica una lettera aperta “all’abusivo premier Renzi oggi in Abruzzo”:
“Equitalia cambia nome, un atto dovuto per recuperare il danno erariale
Non ci vuole un luminare della tributaria per capire perché Equitalia cambia nome, che sicuramente chiameremo” equincula”.
Un atto dovuto quello di cambiare nome ad Equitalia, tutto per recuperare il più possibile ed in breve tempo i crediti verso i contribuenti, in quanto i dirigenti dell’agenzia delle entrate, per lunghi anni, hanno ricoperto cariche abusivamente nominati dalla politica, forse come voto di scambio. Pur essendo abusivi come da sentenza n° 37 del 2015 della corte costituzionale, la quale ha fatto decadere tutti i falsi dirigenti che hanno comunque proceduto ad emettere atti veri di pignoramenti ed iscrizioni alla centrale rischi, come cattivi pagatori, mettendo in serie difficoltà le aziende, attanagliate dallo stato di crisi dall’entrata dell’euro. Quindi, visto che Equitalia è la mano lunga dell’agenzia delle entrate, tutto il sistema di riscossione è abusivo, ma per porre rimedio alle malefatte si cerca una via di scampo a senso unico, che è quella di recuperare le cartelle emesse abusivamente, con il taglio degli interessi da strozzini, le quali hanno mietuto vittime più degli incidenti sul lavoro. Un atto tecnico che il buon Renzi vuole mascherare, come di sua abitudine, come manovra finanziaria per aiutare le imprese. Un aiuto per affossare ancora di più l’economia del paese, in quanto le aziende vengono costrette dal nuovo decreto a pagare le cartelle entro due anni. Noi chiediamo allora al fiorentino: come mai non si è proceduto a togliere anche le ganasce fiscali alle aziende messe abusivamente da Equitalia per dare modo a quelle poche rimaste in piedi di riavere l’accesso al credito, invece di pensare solamente a salvare le cartelle false? Ci dicano questi signori come un’azienda che ha accumulato parecchie cartelle che non ha potuto pagare, messe in difficoltà proprio da Equitalia per il mancato accesso al credito, adesso devono far fronte al debito con le proprie risorse entro due anni anche senza interessi per un debito di 100 mila euro? Il rateizzo deve essere fatto su misura per ogni azienda se veramente si vuole aiutare chi ancora ha il coraggio di lavorare in un uno stato dove chi governa, non capisce le esigenze del popolo, in quanto non tutti percepiscono 15 mila euro al mese senza spese. La manovra non è finalizzata alla ripresa economica, bensì ad un sistema per fare cassa e rigenerare quelle cartelle emesse abusivamente da falsi dirigenti, visto che si è proceduto solamente a togliere i tassi di interessi da strozzino e non le ganasce fiscali. Intanto, molti contribuenti stanno presentando istanze come quelle allegato, per annullare le false cartelle. Si spera tanto che venga messo fine a questo balzello e si arrivi ad un punto chiaro, magari con l’aiuto di qualche magistrato coraggioso capace di andare contro corrente, per dare una mano a chi veramente lavora sotto una pressione fiscale e molte volte non riesce a pagare le tasse.
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