Blundo: finalmente chiarezza su ricostruzione


L’Aquila – «Oggi possiamo dare una bella notizia ai cittadini di L’Aquila e dell’Abruzzo: grazie all’impegno del gruppo M5S al Senato e alle ripetute sollecitazioni, siamo riusciti a far votare e approvare all’unanimità dell’aula la nostra proposta di istituire una commissione di inchiesta sulla ricostruzione, dopo il terribile sisma del 2009».

«È una proposta che ho presentato non appena entrata in Parlamento, necessaria per far finalmente chiarezze sugli errori e sulle responsabilità politiche, a diverso titolo, legate alla ricostruzione post terremoto. Mi auguro che la commissione inizi a lavorare al più presto affinché restituisca chiarezza sulle modalità inefficaci e poco trasparenti che hanno caratterizzato nelle diverse fasi la gestione delle notevoli risorse stanziate».

«La commissione d’inchiesta potrà rendere giustizia ai cittadini abruzzesi colpiti dal sisma ed essere utile anche ad evitare che vengano commessi gli stessi errori nella difficile opera di ricostruzione che ora attende i territori devastati dai più recenti terremoti di agosto e delle ultime settimane».

Lo afferma la senatrice M5S Enza Blundo, prima firmtaria della proposta di legge che istituisce la commissione d’inchiesta monocamerale sugli eventi sismici del 6 aprile 2009, approvata oggi al Senato.

«Auspichiamo pertanto – continua la Blundo – che la commissione non si limiti ad esaminare gli interventi nella fase di emergenza, ma faccia finalmente chiarezza sulle responsabilità politiche e le motivazioni che hanno ritardato il processo di ricostruzione di abitazioni private, dell’edilizia residenziale pubblica e degli edifici scolastici. Occorrerà indagare sulle scelte che hanno di fatto impedito di ricostruire in tempi adeguati la città ed i centri storici del cratere, nonché sugli appalti per la messa in sicurezza degli edifici e la ricostruzione, vicende che sono finite sotto la lente di ingrandimento della Magistratura».

«Gli indirizzi politici e le scelte effettuate, unitariamente al ritardo nella ricostruzione, hanno provocato di fatto un impoverimento del tessuto sociale, culturale ed universitario, con la perdita di attività commerciali, industriali e di posti di lavoro».


10 Novembre 2016

Categoria : Politica
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