Sambuceto, emergenza velocità, forse non basta prevenire
GRAFICI E RILEVAZIONI STATISTICHE DEVONO SERVIRE PER POI AGIRE
Stefano Leone
In un comunicato stampa, consegnato agli organi d’informazione, il Sindaco, Luciano Marinucci, solleva a gran voce l’esistenza di un allarme “velocità” a Sambuceto. Afferma di aver ricevuto un report dal Comandante della Polizia Locale nel quale si attestano percentuali d’infrazione altissime. Il report riporterebbe percentuali e rilevamento delle stesse in un dato termine temporale e, si citano due arterie cittadine: Via Po e Via Amendola. Ora, nulla in contrario se i controlli e il problema vengono sollevati per queste due arterie, così come per altre, ma voglio sottolineare con forza che, ce n’è una, Via Cavour, in entrambi i sensi di marcia, dove i limiti di velocità imposti vengono sistematicamente ignorati da tutti. E si sottolinea tutti. Via Cavour è una via trafficatissima, sia di giorno che di notte, è peraltro densamente abitata e sulla stessa insistono molte attività industriali e commerciali. Ultimamente è stato posto un totem rilevatore di velocità che non ha minimamente scalfito la sciagurata indole di non rispettare le regole del codice stradale. La domanda è: si aspetta di “chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati”? D’altro canto l’incidente mortale, c’è già stato, (perse la vita un 18enne), ma evidentemente neanche questo è bastato. Bisognerà aspettare che ne accadano altri? Peraltro la strada in questione è ormai priva degli attraversamenti pedonali, in quanto la segnaletica orizzontale è completamente svanita. Non sarebbe il caso di far vedere “fisicamente” la presenza di pattuglie che sanzionino i più scorretti e che siano da deterrente? Oppure meglio aspettare di “cantar messa” per poi fare quelle orrende e orripilanti tombe stradali con i fiori e le fotografie li dove accadono incidenti? I Sindaci è bene ricordino, ogni tanto, che i cittadini, nella vita di tutti i giorni, non hanno bisogno delle grandi opere, dei faraonici progetti, delle megalomanie di amministratori che troppo spesso dimenticano di essere dei “servitori” dei cittadini, hanno bisogno di attraversare a piedi una strada in sicurezza, hanno bisogno che si facciano rispettare le regole a coloro i quali non lo fanno, hanno bisogno di avere il marciapiede camminabile, hanno bisogno di avere l’illuminazione pubblica che funzioni. I cittadini, hanno bisogno delle piccole cose, dalle quali però, nasce il benessere di una comunità e la possibilità così, di pensare, successivamente, alle grandi opere.
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