Obama, l’uomo che mentì agli aquilani
L’Aquila – Oggi Barack Obama esce dalla stanza dei bottoni più importanti del mondo, e si dirige verso la porta che in America porta fuyori dalla storia e dal potere. Da quelle parti, infatti, finito il mandato. Finisce anche il potere e i politici non restano per decenni in serpa a maneggiare il potere come da noi. Obama, dunque, è all’addio e porta con sé una macchia, per quanto ci riguarda. Il presidente numero 44 degli USA mentì agli aquilani e a tutti i terremotati. Nel 2009, durante il G8, il presidente visitò il centro dell’Aquila e vi si soffermò accanto ai politici locali. In maniche di camicia scherzò con la senatrice Pezzopane, finì su tutti i mass media del mondo. Promise che avrebbe aiutato L’Aquila. Lo fece solennemente. Non ha mai mantenuto la promessa, bench+ garbatamente ma fermamente sollecitato anche dal presidente Luciano D’Alfonso.
Altri paesi, Francia, Russia, Azerbajan, Canada, Giappone e altri, hanno davvero e puntualmente aiutato i terremotati. Lo avevano promersso e lo hanno fatto seriamente e puntualmente, spesso persino ostacolati da politica e burocrazia aquilana: incredibile, ma vero anche questo.
Obama e gli USA non lo hanno fatto e lo avevano promesso. Una menzogna che, più che scottare, dispiace. Una macchia sul presidente che, ora, può godersi con Michelle la sua ricchezza in denaro e in ricordi.
Noi abbiamo un solo ricordo, e non è positivo. Peccato.
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