Ospedale da brivido, mesi di chiacchiere insulse
Chieti – Una sola cosa, purtroppo, è certa: l’ospedale di Chieti è da brivido. Alto, grosso, malfermo e fatto di cemento impoverito. Questa raggelante evidenza rispunta nelle cronache, e non è una novità, perchè fu “rivelata” molti mesi orsono. E non accadde nulla.
Ma neppure tanti anni fa accadde nulla. Un’inchiesta sull’ospedale, sui collaudi, sulla progettazione e realizzazione, non cavò un ragno dal buco perchè era trascorso troppo tempo. Tra prescrizioni e decessi di possibili responsabili, non era più possibile farne nulla di utile: solo sperare che non accada nulla.
Speranze flebili dopo gli ultimi eventi sismici, che hanno avbuto risonanza anche a Chieti.
La Regione, intanto, anche per dissipare il polverone, lascia che trapelino notizie su cascate d’oro destinato a tanti nuovi ospedali in Abruzzo. Soldi,, montagne di soldi, sembra si assistere ad una resurrezione di faraoni.
Una differenza c’è, con i faraoni. Le loro piramidi e i loro imponenti monumenti di pietra sono lì da millenni e per altri millenni chi vivrà potrà ammirare quella spavalda, ma indistruttibile imponenza..
Qui per decenni si vive con un ospedale malfatto, pericoloso, e nessun se ne accorge. O finge, contando sulla buona sorte. Un macigno sulla politica teatina di oggi e di ieri, una storia grottesca.
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