Ricostruzione, rottamiamo la burocrazia


IL SINDACODI AMATRICE. SIAMO ISOLATI, TUTTI AL MARE –

Il sindaco di Amatrice, Pirozzi, alza la voce e, rimbalzando sulle televisioni nazionali a cominciare da Rai Uno, dice chiaro e tondo: “Dopo due mesi Amatrice è isolata, le strade sono inservibili, quindi non ci resta che andarcene tutti al mare lasciando il paese”.
Come dire che è comparsa la burocrazia che sta rallentando tutto e tutti, persino il Governo. In due mesi enti e istituzioni si rivelano ancora una volta per quello che sono: demolitori di aspettative e speranze. Gli interventi sulla viabilità tardano. E per colpa di chi secondo voi?
A pochi giorni dal sisma amatriciano, che fu l’inizio della devastazione, i militari rimisero in sesto un ponte essenziale per Amatrice. Due o tre giorni di lavoro serio, organizzato, militare nel senso migliore del termine. Quando la palla passa alle istituzioni e alle amministrazioni, i soldi potranno pure esserci, ma i lavori tardano e un paese che può vivere solo se ci sono collegamenti praticabili viene condannato.
Siccome di burocrazia e di ritardi spaventosi a L’Aquila se ne sa qualcosa, bisogna spalleggiare il sindaco Pirozzi e chiedere che la burocrazia sia rottamata. Magari potessero intervenire ancora i militari.


04 Novembre 2016

Categoria : Attualità
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