PAESI TERREMOTATI, ORA LA PIAGA DEGLI SCIACALLI
L’ESPERIENZA DELL’AQUILA SACCHERGGIATA E DEPREDATA PER MESI -
Migliaia di abruzzesi, specie nel Teramano, sono senza tetto e potranno essere ancora di più, con il procedere delle verifiche sugli edifici. Nello stesso capoluogo, i senza casa sono diverse centinaia. Un fenomeno vistoso e in crescita, e per fronteggiarlo converrà avvalersi dell’esperienza aquilana; che, occorre rammentarlo,m fu disastrosa. Parliamo degli sciacalli. Coloro che, arrivando anche da lontano, prendono di mira le case inagibili per depredarle e lo fanno proprio nel primo periodo post-sisma, sapendo che la gente non può tornarci a prendere le sue cose, e spesso non possono farlo neppure uomini in divisa e tecnici delle verifiche. Giorni difficili, quelli che viviamo, e lo ha capito anche il governo, che oggi ha deciso di inviare altri 500 militarti per vigilare sui paesi ormai vuoti. I Comuni coinvolti nell’intera area sono 167, in Abruzzo 44, solo nel Teramano 18. Tutti numeri che possono crescere e non diminuire.
Possiamo riferirci a quanto accadde a L’Aquila e nel suo cratere. E’ semplice: le case inagibili, sia in città che nei paesi, sono state tutte o quasi depredate, alcune due o tre volte. Sono stati rubati oggetti degli sfollati prima, e poi porte, finestre, sanitari, maniglie, persino stipiti e parti lapidee utilizzabili. Ladri e sciacalli hanno imperversato per mesi, indisturbati, con tutto il tempo che occorreva loro, liberi e muoversi nelle zone rosse, di uscire ed entrare specie di notte, con il buio più totale.
Dopo la città è diventata una specie di west incontrollato, con furti a raffica, spaccate, rapine, vandalismi, aggressioni. Terra di nessuno, prima in mano agli sciacalli, poi preda della malavita ordinaria e della delinquenza anche “importata” e divenuta stanziale.
Inutili le ronde dei soldati e inesistente la vigilanza. I soldati di notte sonnecchiavano o giocavano con i telefonini. Del resto, tenere dei ragazzini ventenni al gelo per ore, fermi, in zone del tutto deserte e spesso anche al buio, davvero non serve a nulla.
Tutto questo ricordiamo sperando che sia utile ai terremotati di oggi. I luoghi vanno vigilati in modo diverso, gli i sciacalli vanno acciuffati e processati subito di fronte alla gente. Occorre polso fermo, occorre anche il rigore che la gente si aspetta. E spesso reclama anche a gran voce.
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